C'è piena collaborazione tra l'arcivescovo di Firenze e gli inquirenti, dopo l'attentato di venerdì scorso, quando Don Paolo Brogi, il suo segretario particolare è stato colpito all'addome da un colpo di pistola calibro 7,65, esploso nell'androne della curia.
Ieri Monsignor Betori è stato nuovamente riascoltato dagli investigatori, l'unica certezza, è che, l'autore del gesto non si era mai stato visto prima dell'agguato. Il prelato ha riferito di non aver mai ricevuto minacce, tali da far presagire un simile scenario. Difficile per il momento individuare un movente. Intanto si cerca di dare un volto all'attentatore, si tratterebbe di una persona provata, volto scavato dalle rughe, barba incolta e pizzetto bianco. In testa portava un cappello di lana colore blu/nero. Voleva parlare a tutti i costi col vescovo.
Le indagini condotte dal pm Giuseppina Mione proseguono a ritmo serrato.
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