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Il 7% delle auto elettriche circola in Toscana. La classifica stilata da Continental

Immagine articolo - Il sito d'Italia

La Toscana raggiunge un felice primato: il 7,06% del totale delle auto elettriche italiane circola in questa regione. La graduatoria evidenzia poi come la percentuale di macchine elettriche si distribuisca diversamente secondo le varie province: Firenze ha il primato con il 4,08% delle auto elettriche italiane, seguita da Pisa (0,85%), Lucca (0,44%), Siena (0,41%), Prato (0,32%), Livorno (0,29%), Arezzo (0,26%), Pistoia (0,20%), Massa Carrara (0,12%) ed infine da Grosseto (0,09%). La classifica è stata stilata dal Centro Studi Continental su dati Aci. Lo stesso Centro Studi ha poi allargato la statistica anche in base alla diffusione che le auto elettriche hanno nelle varie regioni e province italiane, su quanti hanno deciso di effettuare quotazioni di auto usate. Il podio è stato raggiunto dalla regione Lazio con il 20,17% sul totale del parco circolante italiano di auto elettriche.

 

La Toscana raggiunge il quinto posto con un 7,06% sul totale. La graduatoria tra le smart city si estende poi a dieci province italiane, tra le quali svetta in testa Roma con il 19,2% delle macchine elettriche circolanti nel nostro Paese, al secondo posto Milano (10,8%) e poi Bolzano (6,1%), Trento (5,9%), Firenze (4,1%), Reggio Emilia e Torino (3,7%), Bologna (2,7%), Brescia (1,9%) e Palermo (1,8%).

 

I dati evidenziano che una grossa concentrazione di macchine elettriche si trova nelle province del centro-nord Italia, ad eccezione di Palermo, che si colloca alla decima posizione. Un altro elemento da evidenziare è che nelle prime dieci province della classifica circola il 6% del totale di auto elettriche italiane. Questi dati portano alla deduzione che vi sono alcune località, alcune province ed alcune regioni, che sono più sensibili al tema ecologico rispetto ad altre. Tra tutte emergono Roma e Milano. C’è da dire però che queste città dispongono di molti più punti di ricarica (fondamentali per la viabilità di queste vetture) e hanno, in secondo luogo, normative più rigide sulla circolazione che non toccano chi possiede mezzi a zero emissioni come le macchine elettriche.

 

Altro spunto di riflessione, questa volta meno positivo, è relativo al fatto che il parco circolante di auto elettriche è composto sull’intero territorio nazionale da appena 3.430 unità, veramente pochissime paragonate ai 37 milioni di autovetture “normali” in circolazione. Per portare alla luce un esempio pregnante, la città leader Roma, nonostante abbia il 20% del parco circolante di auto elettriche nazionale ha a conti fatti in circolazione solo 659 veicoli elettrici. Questo può significare solo che la strada per la diffusione di queste tipologie di vetture è ancora lunga.

 

Nonostante i vantaggi relativi alla produzione di zero emissioni dannose e di avere bassi costi di ricarica, gli svantaggi relativi alla carenza di strutture di ricarica, alla durata della batteria per gli spostamenti extraurbani e i tempi di ricarica troppo lunghi, sono evidentemente ancora troppo grandi. Forse è proprio da qui che si dovrebbe partire, per far sì che avvenga la diffusione di auto elettriche. Il cambiamento dovrebbe partire proprio dalle grandi città in cui il traffico, le emissioni e l’inquinamento acustico presentano i maggiori problemi.

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