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Noferi, Scaletti, Torselli e Xekalos:

Maggio Musicale - Fratelli d’Italia, La Firenze Viva e M5S: “È andato in scena ‘Il fantasma dell’Opera’"

Immagine articolo - Il sito d'Italia

“Il Maggio Musicale Fiorentino non si salva continuando a tappare i buchi di bilancio a colpi di conferimenti multi-milionari da parte del comune. Serve una strategia a lungo termine, che sia composta da un’adeguata programmazione artistica, da un’accurata operazione di valorizzazione delle eccellenze artistiche che ancora fanno parte del Maggio oltre che da una efficiente campagna di fund raising in grado di garantire alla fondazione la sopravvivenza economica e la possibilità di assicurare un futuro ai suoi dipendenti. Tutto questo dovrebbe far parte del ‘Piano di Risanamento 2014/2016’ che però il sovrintendente Bianchi non ha mai presentato e che, anzi, ha deciso di svelarci soltanto il prossimo 13 ottobre. Ecco perché, pur ritenendo il Maggio un patrimonio unico ed inestimabile della nostra città, da difendere e salvare ad ogni costo, non abbiamo abbracciato la scellerata strategia del PD che, senza conoscere il futuro che il sovrintendente ha in mente per il Maggio, ha già deciso di finanziare il ‘Piano di Risanamento’ con 40.000.000 di Euro”. Questa la posizione espressa quest’oggi in consiglio comunale dai gruppi di Fratelli d’Italia, de La Firenze Viva e del Movimento 5 Stelle.

“Abbiamo evidenziato, prima in commissione ed oggi in consiglio comunale, - hanno spiegato Noferi, Scaletti, Torselli e Xekalos -  tutte le criticità non solo di questa delibera, ma di tutta la gestione del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, passata e presente. Dalla lettura dei documenti ufficiali, bilanci e relazioni (la 'Relazione sulla Gestione' di responsabilità del Sovrintendente, le 'Relazioni del Collegio dei Revisori sul Bilancio 2014' e la 'Relazione della Società di Revisione sul bilancio 2013’), documenti redatti peraltro da organi tecnici e non politici, emergono dei segnali inquietanti che dovrebbero suggerire almeno una certa cautela prima di procedere con l’assegnare beni pubblici per un valore di ben 46 milioni di Euro".

“La dismissione del corpo di ballo del Maggio - proseguono i quattro esponenti dell’opposizione a Palazzo Vecchio - è stata la più infelice sorpresa di questo 2015, visto che il Sindaco stesso era venuto in consiglio comunale a rassicurarci che nessun ballerino avrebbe perduto il proprio posto di lavoro, mentre oggi scopriamo che al posto del corpo di ballo definitivamente azzerato, sarà assunto un nuovo Direttore. Iniziativa questa che rientra in quella riorganizzazione del personale che, non dimentichiamo, fino ad oggi ha portato soltanto la cancellazione di posti di lavori e l’aumento delle consulenze esterne”.

“Assicurare un futuro al Maggio Musicale Fiorentino - spiegano ancora Silvia Noferi, Cristina Scaletti, Francesco Torselli ed Arianna Xekalos - è una priorità per tutti noi; ma come possiamo avallare oggi la scelta d conferire 46 Milioni di Euro alla fondazione guidata dal sovrintendente Bianchi, senza conoscere mezza parola sul futuro artistico e lavorativo dell’ente? La gestione del Maggio negli ultimi due anni è stata a dir poco disastrosa ed a dirlo non è l’opposizione di Palazzo Vecchio, bensì i numeri: nel 2013 le attività legate al balletto hanno avuto un costo totale di Euro 385.014, a fronte di un incasso di Euro 330.081 e di 21.528 spettatori; nel 2014 il costo è stato maggiore, ossia Euro 403.161, ma gli incassi sono scesi ad Euro 119.245 e gli spettatori scesi a 6.281 con una diminuzione del 70%. Sintomo di una cattiva gestione di cui non possono fare le spese soltanto i ballerini. Le scelte manageriali sbagliate non possono infatti continuare a ricadere sui lavoratori e sugli artisti".

“Di fronte a tutto questo - rincarano la dose i quattro - il PD cosa fa? Approva ad occhi chiusi una delibera, senza aver mai preso visione del 'Piano di Risanamento’, continuando a ragionare con la solita logica che è stata utilizzata negli ultimi anni e che ha portato alla distruzione di una delle eccellenze artistiche italiane: il Maggio perde? Conferiamogli patrimonio al fine di migliorarne i conti e scongiurarne la chiusura. Peccato che un teatro non si mandi avanti soltanto con il patrimonio immobiliare, bensì con investimenti seri sul piano artistico e sulla programmazione a medio e lungo termine”.

 

Per Fratelli d’Italia, La Firenze Viva ed il Movimento 5 Stelle: “quei consiglieri del PD, che più volte in aula ci hanno detto che il tema di questa delibera non avrebbe nulla a che fare con l’attività gestionale, ma soltanto con quella patrimoniale, evidentemente non devono aver mai letto un bilancio in vita loro. Quando in un’azienda si ricorre allo strumento della ricapitalizzazione immobiliare (come è accaduto oggi per il Maggio) è perchè una mala gestione ha portato forti scompensi di carattere finanziario (comunemente chiamati perdite o indebitamente bancario), i quali possono essere risolti esclusivamente attraverso il ricorso al credito e per questo servono le garanzie immobiliari. Ecco la ragione per cui il Comune di Firenze ha voluto donare in fretta e furia il Teatro Goldoni (6 milioni di Euro ) e un diritto d’uso del Nuovo Teatro (40 milioni di Euro) alla Fondazione del Maggio: per poter ottenere una nuova linea di fido ed aumentare l’esposizione bancaria! Ecco la strategia salva-Maggio di chi governa Firenze!”.

 

“Infine - concludono Noferi, Scaletti, Torselli e Xekalos - permetteteci un appunto anche nei confronti del nostro Sindaco: riteniamo davvero inopportuna la sua assenza in aula nel giorno in cui, a detta della sua giunta e della sua maggioranza, era in discussione una delibera di vitale importanza per il futuro del Maggio Musicale Fiorentino, fondazione che, oltre a rappresentare una discreta fetta di storia artistico-teatrale della nostra città, egli presiede pure. Sarebbe davvero troppo avvilente per Firenze e per i fiorentini fare un paragone con lunedì scorso, quando per garantire il voto necessario a permettere ad Apple di installare la sua mela luminosa sotto i portici di piazza della Repubblica, il sindaco è rimasto in aula fino alle nove di sera…"

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