Si chiamano Marco Camuffo e Pietro Costa, rispettivamente appuntato scelto e carabiniere scelto in servizio al nucleo radiomobile dei carabinieri di Firenze. Sono loro i due militari accusati di stupro da due studentesse americane che si trovavano in uno stato di alterazione alcolica.
Camuffo, 46 anni (non 40 o 50 come scritto in precedenza, ndr), pratese, separato e con tre figli, con oltre venti anni di servizio alle spalle, è l'appuntato che si è presentato alla procura di Firenze per ammettere il rapporto sessuale con una delle due studentesse. "Era consenziente, non mi sono accorto che fosse ubriaca", ha provato a difendersi davanti al pm Ornella Galeotti.
Pietro Costa, palermitano di 32 anni, single, invece è il carabiniere scelto che la notte tra mercoledì e giovedì scorsi era sulla gazzella che, insieme a Camuffo, ha accompagnato le due studentesse americane, dalla discoteca fino alla loro abitazione di Borgo Santi Apostoli. Entrambi sono stati sospesi dal servizio per 60 giorni.
Costa ancora non si è presentato davanti ai magistrati, ma dovrebbe farlo nella giornata di oggi per provare a chiarire una posizione molto difficile. Ai colleghi avrebbe detto "non è successo nulla". Ma ai pm dovrà dire qualcos'altro per convincerli.
I due carabinieri, che potrebbero essere sottoposti già in giornata a misure di custodia cautelare, sono accusati di violenza sessuale, che rischia l'aggravante per lo stato di alterazione delle giovani studentesse, ma dovranno rispondere anche alla Procura militare di peculato e mancata consegna. Dovranno spiegare perchè non hanno redatto alcuna nota di servizio, nè informato i loro superiori, rimanendo in assoluto silenzio.
Inoltre, da Roma, l'indagine sulle abitudini di Camuffo e Costa, in servizio,è sotto la lente d'ingrandimento per cercare di capire se esistono altri episodi di presunti abusi in divisa, mai rivelati per presunte coperture interne. Come a Massa, insomma.
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