Entro 15 giorni sarà sottoscritta un’intesa tra Comune di Firenze, Ministero della Difesa e Agenzia del Demanio per “porre in essere tutte le azioni necessarie alla rifunzionalizzazione degli immobili dello Stato non più utili alle esigenze militari”, ovvero per verificare la possibilità di un recupero delle caserme presenti in città – in tutto 15 - a uso residenziale, ricettivo o commerciale. E’ quanto prevede una lettera di intenti firmata oggi a Palazzo Vecchio dal vicesindaco Dario Nardella, dal ministro per la Difesa Roberta Pinotti e dal direttore generale dell’Agenzia del Demano Stefano Scalera. Si prevede, sempre entro due settimane, anche di costituire “un tavolo tecnico che avrà, tra gli altri, il compito di individuare gli immobili per i quali ricercare soluzioni di sistema alle problematiche più complesse, anche nell’ambito dei processi di revisione degli strumenti urbanistici vigenti, collaborando per tutte le attività che risultino necessarie o utili alla valorizzazione, razionalizzazione, ottimizzazione e dismissione del patrimonio immobiliare”. “Questa intesa – ha sottolineato il vicesindaco Nardella – vuole valorizzare e restituire anima e funzioni agli immobili militari presenti in città. Oggi a Firenze abbiamo alcuni ‘buchi’ interdetti ai fiorentini e spesso anche sottoutilizzati dallo stesso ministero. La nostra sfida sarà quella di sfruttare al massimo questi spazi e restituirli ai fiorentini. Abbiamo l’esempio positivo del recupero del carcere delle Murate, oggi spazio polifunzionale dove convivono edilizia sociale popolare, arte, diritti umani, incubatori tecnologici dei beni culturali”. “Dal punto di vista economico – ha aggiunto – l’Irpet ha stimato in 395 milioni di euro l’impatto derivante dalle opere di demolizione e ricostruzione, per oltre 6300 nuovi posti di lavoro”.
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