Si è tenuta oggi, presso la sala stampa Manuela Righini dello stadio Artemio Franchi di Firenze, la presentazione ufficiale di Mohamed “Momo” Sissoko, centrocampista maliano classe 1985 soprannominato “La Piovra Nera”.
Il giocatore è stato acquisito dal Paris St Germain con la formula del prestito con diritto di riscatto fissato a 3,5 milioni di euro.
Ad accompagnare i neo Viola in sala stampa, il DS della Fiorentina, Daniele Pradè.
“Abbiamo scelto Sissoko perché è un calciatore con caratteristiche che alla nostra squadra mancavano – ha detto Daniele Pradè introducendo il calciatore”.
Iniziano le domande a Sissoko
Come mai ho scelto la Fiorentina?
“Mi è piaciuto il discorso della Società, avevo bisogno di giocare e per questo ho scelto la Fiorentina. La Fiorentina può diventare grande e attraverso il lavoro potremmo fare qualcosa di grande anche in questa stagione”.
Come sto?
“Non sono ancora al 100%, ma sono pronto per giocare, ho visto molte partite dei Viola, giocano molto bene a calcio, posso giocare sia nel centrocampo a tre, che a quattro”.
L'esperienza nella Juve a al PSG?
“Ci ho giocato 3 anni, a ora sono un giocatore Viola, non ho alcuna rivincita da prendermi. Il PSG è molto forte, vinceranno il campionato, ma io ho bisogno di giocare ed ho scelto di venire qui”.
Qual è l'obiettivo della Fiorentina?
“Penso che la Fiorentina possa raggiungere la qualificazione alla Champions e io darò tutto per questo obiettivo”.
Quali sono i giocatori Viola di cui si parla di più in Francia?
“Si parla molto di Jovetic e Aquilani”.
Riprende la parola Pradè
Il mio giudizio sul mercato?
“Abbiamo fatto un mercato indirizzato, la nostra è una programmazione a medio lungo termine e così è stato, sono arrivati 25 calciatori tra l'estate e gennaio. Noi non abbiamo mai fatto proclami, siamo contenti di questa stagione, anche se gli ultimi tempi non hanno portato punti abbiamo giocato sempre bene, tranne la partita con la Juventus. Ci teniamo quello che c'è di buono e cercheremo di migliorare quello che c'è di sbagliato. L'operazione più grande del mercato italiano l'ha fatta il Milan con Balotelli e noi con Giuseppe Rossi. Abbiamo dei colpi nella testa che corrispondono alla programmazione futura della Società”.
Il futuro di Jovetic a Firenze e il nuovo contratto?
“Siamo ancora fermi a parlare col procuratore, con grande serenità. Bisognerà vedere cosa accadrà da qui alla fine dell'anno, quali obiettivi raggiungeremo, ma Stevan non è assolutamente un problema, non esiste un caso Jovetic all'interno dello spogliatoio. Jovetic, come tutti i calciatori, vive un periodo di appannamento”.
La sconfitta con la Juve e le critiche conseguenti hanno generato preoccupazione nella squadra?
“Se la critica è costruttiva ben venga, troppi elogi non fanno neanche bene. Alla fine della partita, anche io sono rimasto deluso, ma consideriamo che era la prima volta che giocavamo in un campo simile a uno stadio internazionale. I primi 15 minuti non abbiamo giocato male, poi lo svantaggio ci ha smontato. Tanta delusione, ma poi abbiamo metabolizzato. Queste sono le cose che ti fanno crescere e non siamo preoccupati, bensì soddisfatti per quello che stiamo facendo. Sissoko e Compper sono gli unici giocatori pronti per questo Campionato, gli altri torneranno utili più avanti. Il nostro è un lavoro che penso sia indirizzato sulla giusta strada. Rossi, Wolski, Vecino e Larrondo sono acquisti di prospettiva”.
Offerte per Roncaglia arrivate dalla Russia?
“Sta vivendo un momento difficile, ma da parte nostra avrà tutto l'appoggio e la fiducia possibile. Lui ha grande carattere e sinceramente nonne sta soffrendo più di tanto di questa situazione. Le offerte sono arrivate, Roncaglia ha fatto un girone di andata molto importante, ma la Società ha deciso di tenerlo. Vedremo a giugno cosa fare. C'è un patto con tutti i calciatori, i nuovi arrivati devono restare Viola per almeno due anni. Vendere Valero o Rodriguez non avrebbe alcun senso, poi dopo si vedrà, perché il nostro un mondo dove bisogna valutare quello che capita: fa parte di questo lavoro”.
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