Uno spezzone da 'Mary Poppins', uno dei classici della Walt Disney, a uno di un altro film piu' recente, 'La febbre' del regista Alessandro D'Alatri, con l'interpretazione di Fabio Volo: e' stato una sorta di comizio-show multimediale l'intervento di Matteo Renzi, il sindaco-rottamatore di Firenze, alla convention 'Big Bang. Italia obiettivo comune', da lui organizzata al Palazzo dei Congressi del capoluogo toscano. Per sostenere il suo discorso lungo 40 minuti, Renzi si e' servito di filmati e anche di musiche e, tra la sorpresa generale dei 1.000 amministratori locali presenti in platea, a un certo punto ha esibito anche una Polaroid, la mitica macchina fotografica che dagli anni '70 spopolo' per le sue immagini instantanee. Il rottamatore dell'attuale classe dirigente del Pd si e' servito della Polaroid per far comprendere alla platea come oggi ci sia bisogno non di rimanere fermi a vecchi strumenti per fotografare la realta' ma a nuovi approcci per "scattare una nuova fotografia" all'Italia che sta cambiando. Cosi' Renzi si e' servito del film 'Mary Poppins' per sostenere che non servono piu' leader che con un semplice scoccare delle dita vorrebbero far credere di risolvere i problemi, mentre c'e' bisogno di una nuova classe dirigente a partire dai sindaci, quelli che ha definito "i veri tecnici".
Per parlare della necessita' di far breccia tra i milioni di astenuti alle elezioni, il sindaco di Firenze ha utilizzato una breve clip di un film dell'attore Fabio Volo dove il protagonista vuole restituire la sua carta di identita' perche' non si sente piu' italiano. Non sono mancate infine due canzoni, entrambe utilizzate per ironizzare sulla necessita' di "mandare a casa" dirigenti del Pd che ormai sono da trent'anni in Parlamento tra i quali ha citato Massimo D'Alema, Walter Veltroni, Rosy Bindi e Franco Marini. Per far sorridere la platea dei 1.000 amministratori-rottamatori, Renzi ha fatto ascoltare qualche frammento di 'The final count down' degli Europe e 'L'estate sta finendo' dei fratelli Righeira. Insieme a tanti applausi, Renzi e' stato salutato anche con un grido dalla platera di uno dei suoi fans che si e' rivolto a lui con soddisfazione dicendogli: "tu sei proprio un extraterrestre". Il sindaco di Firenze ringraziando ha sorriso: "questa proprio non me l'aspettavo".
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