Omicidio parà Scieri, ex militare arrestato ai giudici: "Non c'entro nulla con la morte di Emanuele"

"Non c'entro nulla con la morte di Emanuele Scieri" lo ha detti ai giudici del "tribunale del riesame di Firenze l'ex caporal maggiore Alessandro Panella, arrestato nelle scorse settimane, e ora ai domiciliari, con l'accusa di concorso nell'omicidio volontario del parà siciliano, insieme ad altri due ex commilitoni, indagati per lo stesso reato ma liberi, Luigi Zabara e Andrea Antico.

I legali dell'ex militare, Tiziana Mannocci e Marco Meoli, hanno chiesto la revoca della misura cautelare o, in subordine, l'attenuazione della misura afflittiva.

La difesa ha contestato la ricostruzione della procura affermando l'insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza relativi alle relazioni peritali che convergono su "un'ipotesi di omicidio volontario, in realtà tutta da dimostrare, ma anche di inquinamento probatorio e pericolo di fuga" di Panella, che ha anche la cittadinanza americana e quindi "stava organizzando il suo viaggio di ritorno in California dove vive stabilmente da 10 anni".

Il tribunale del riesame si è riservato la propria decisione ai prossimi giorni.

Secondo gli inquirenti Scieri, 19 anni fa, venne aggredito durante un episodio di nonnismo mentre il parà stava salendo sulla torretta quando qualcuno gli calpestò le mani, facendolo cadere nel vuoto e uccidendolo.