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Teatro

Neri Marcorè in "Quello che non ho" al Teatro della Pergola

Nella forma del teatro canzone ci si interroga sulla nostra epoca in precario equilibrio tra ansia del presente e speranza nel futuro.
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Immagine articolo - ilsitodiFirenze.it

"Quello che non ho" è un affresco che cerca di interrogarsi sulla nostra epoca, in precario equilibrio tra ansia del presente e speranza nel futuro. Ispirazione principale di questo percorso intrapreso da Neri Marcorè, diretto da Giorgio Gallione, sono le canzoni di Fabrizio De Andrè, suonate e cantate dal vivo con l’aiuto tre chitarristi e cantanti.

 

Le storie emblematiche di De Andrè, quasi parabole del presente, nuove utopie di civile indignazione, s’incrociano con le visioni lucide e beffarde di Pier Paolo Pasolini, che raccontano di una “nuova orrenda preistoria”, che sta minando politicamente ed eticamente la società contemporanea.

 

Se vogliamo un nuovo e rivisto concetto di teatro/canzone sostenuto e arricchito in scena da tre chitarristi/cantanti dal talento virtuosistico che, celebrando due giganti del nostro recente passato, con le canzoni di De Andrè (in particolare del concept album Le nuvole) e le visioni lucide e beffarde di Pier Paolo Pasolini, apocalittiche, visionarie profezie (contenute nel poema filmico La rabbia), cerca di costruire una visione personale dell’oggi.

 

Viaggiando “in direzione ostinata e contraria”, si favoleggia del Sesto continente, un’enorme Atlantide di rifiuti di plastica (grande 2 volte e mezzo l’Italia) che galleggia al largo delle Hawaii; di evoluti roditori, nuovi padroni del mondo, che inaugurano il regno di Emmenthal (…dopo Neanderthal); di surreali, realissime interrogazioni parlamentari che lamentano la scomparsa di Clarabella (?!) dai gadget dell’acqua minerale; di guerre civili causate dal coltan, minerale indispensabile per far funzionare telefonini e playstation, di economia in “decrescita felice” che propone la pizza da un euro (una normale margherita, grande però come un euro…), costruendo così un mosaico variegato di storie (anche in forma di canzone) che si muove tra satira, racconto e suggestione poetica.

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