firenze
skyline
facebook twitter youtube Feed RSS
domenica, 16 ottobre 2011 - 10:42
X
l'allarme

L'Opificio delle Pietre Dure rischia di scomparire, manca il personale

Bieber (Pd) lancia un appello ai privati "diano il proprio contributo"
Immagine articolo - Il sito d'Italia

Una mozione rivolta al Governo per istituire una deroga al blocco d’assunzioni del turn over di cui anche l’Opificio delle Pietre Dure è vittima ed un appello ai privati affinché contribuiscano alla salvaguardia ed alla tutela di questa importante realtà. E’ quanto propone il presidente Leonardo Bieber (Pd) dopo il sopralluogo della commissione cultura che si è volto ieri presso il Museo dell’Opificio delle Pietre Dure in via degli Alfani. Oltre ai consiglieri membri della commissione erano presenti Cristina Acidini sovrintendente al Polo Museale, Clarice Innocenti direttrice del Laboratorio di Restauro degli Arazzi. Durante la visita è stato affrontato il problema della mancanza di personale, una situazione allarmante che - a causa del blocco delle assunzioni nel pubblico impiego che si protrae ormai da vari anni - rischia seriamente di far scomparire per sempre, al momento in cui andranno in pensione gli attuali dipendenti, una patrimonio di conoscenze e di professionalità molto specifiche acquisite nel corso di tutti questi anni. “L Opificio delle Pietre Dure- aggiunge il vicepresidente della commissione Cultura Mario Tenerani (PdL)- è un patrimonio non solo di Firenze ma dell’Umanità e vederlo scomparire sarebbe ingiusto ancorché inqualificabile. E’ arrivata l’ora che i privati siano sensibili al problema, soprattutto quelli che con Firenze hanno un legame stretto di affetto e affari”. Ad aggravare ulteriormente tale situazione, l’impossibilità di assumere personale a tempo determinato - formatosi proprio grazie alla Scuola di Alta Formazione interna all’Opificio - per singoli progetti di restauro, a causa della mancanza di fondi pubblici e del venir meno dell’impegno dei privati. “L’Opificio delle Pietre Dure con i vari laboratori, uno dei quali è appunto il Laboratorio di Restauro degli Arazzi – afferma Bieber - rappresenta una realtà fondamentale della nostra città nel settore della conservazione e del restauro, con riconoscimenti ed apprezzamenti unanimi a livello nazionale ed internazionale, ed un patrimonio di conoscenze e di attrezzature tecnologiche e diagnostiche avanzatissime. Fondamentale quindi che tutte le forze politiche si mobilitino per garantire la sopravvivenza e la continuità del lavoro di queste eccellenze per la nostra città.” “Ecco perché – continua Bieber - a nome della commissione, così come già fatto al momento del sopralluogo nella Sala delle Bandiere in Palazzo Vecchio dove ha sede il Laboratorio stesso, sono a reiterare nuovamente l’appello a tutti i privati, in primis quelli legati al settore dei filati e del restauro, affinché diano il proprio contributo per l’Opificio e per il Laboratorio di Restauro degli Arazzi che, con il patrimonio di conoscenze, di materiale e di personale, rappresentano delle eccellenze uniche per il nostro Paese che il mondo ci invidia e che non possono essere disperse o dimenticate.”

Nessun voto finora
Manda i tuoi comunicati stampa a: redazionefirenze@ilsitodifirenze.it

Redazioni locali

Mostra Redazioni Locali