Preziosi sigilli, amuleti e pendenti in pietre dure e paste vitree, che documentano il passaggio delle civiltà egizia, fenicia e del vicino Oriente, aprono il catalogo dell'asta di reperti archeologici organizzata a Firenze, in Palazzo Ramirez Montalvo, per domani, lunedì 21 novembre, dalle ore 15, dalla casa Pandolfini.
Il settore delle antichità etrusche vanta numerosi reperti di notevole importanza tra i quali si segnalano una kelebe volterrana del IV sec. a.C., tra gli esemplari più rappresentativi di un sistema iconografico conosciuto finora solo da pochissimi rinvenimenti e stimata 15/20.000 euro; una grande olla ceretana del VII sec. a.C., che conserva ancora oggi il suo coperchio originale (stima 5/7.000 euro) ed una rara urnetta cineraria in pietra del IV sec. a. C. raffigurante un cavaliere nell'atto di sconfiggere il nemico. Sempre molto apprezzata dal pubblica e ricorrente in numerosi lotti è la ceramica apula a figure rosse che, in questa sessione d'asta, sarà presente con alcuni oggetti di interesse assolutamente eccezionale per rarità e qualità esecutiva, fra questi: un grande cratere a volute della metà del IV sec. a.C., dipinto da un atelier vicino al pittore di Baltimora e giunto integro fino ai nostri giorni, con una stima di 30/40.000 euro; due grandi anfore panatenaiche ci ricordano la ricchezza dei corredi funerari delle tombe apule che sono considerate fra le più opulente dell'intera Magna Grecia.
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