Roma stamattina si è svegliata sotto choc dopo i disordini che ieri hanno 'rovinato' il corteo dei manifestanti pacifici e messo sotto assedio il centro della città. Vetrine spaccate, sanpietrini divelti, automobili incendiate e un centinaio di feriti. Un blindato dei carabinieri è stato incendiato, i militari al suo interno sono riusciti ad uscire appena in tempo.
A nulla è valso l'apporto che i manifestanti hanno fornito ai militari per tentare di arginare i violenti. Si è parlato di circa 500 infiltrati che a viso coperto con caschi e armati di bombe carta, lacrimogeni e bottiglie di vetro avrebbero scatenato la guerriglia.
All'indomani degli scontri tutti i rappresentatnti politici di tutti gli schieramenti, da Gianfranco Fini ad Antonio Di Pietro esprimono un sentimento di biasimo per quanto avvenuto e nel contempo di solidarietà per le forze dell'ordine. Il Ministro degli Interni Maroni fa sapere che la prossima settimana riferirà in Parlamento quanto accaduto.
Ma la domanda è: come è stato possibile che un gruppo di una minoranza di persone sia riuscito a mettere a soqquadro una città?
Silvio Berlusconi parla di "incredibili livelli di violenza"; Angelino Alfano di "manifestazione violenta" Ignazio La Russa di "toni troppo alti contro il Governo" che avrebbero fornito un alibi ai facinorosi, e mentre il Governo chiede all'opposizione di dissociarsi per tempo e in modo netto, a levare la propria voce è il sindacato unitario dei lavoratori della Polizia.
'Le scene di guerra a cui stiamo assistendo devono indurre tutti ad una profonda riflessione - dice in un comunicato il il segretario del Siulp fiorentino Riccardo Ficozzi - In un momento in cui dilaga il malcontento che consente a delinquenti, di minare l'incolumità dei cittadini, il Governo si preoccupa di 'tagliare' le risorse alle Forze di Polizia. I veri 'indignados' sono i Poliziotti che oggi urlano la propria rabbia e disperazione ad un Governo sordo''. Ficozzi ricorda che a Roma sono impegnati 90 agenti in servizio a Firenze e si scaglia con decisone contro quei politici che oggi si affrettano a prendere le distanze dall'accaduto e ad esprimere la loro fiera condanna. ''Vergogna a chi, al Governo, oggi, ha il coraggio di esprimere sdegno per ciò che sta accadendo. E' inammissibile pensare che i tagli operati alla Polizia determinino che delinquenti della peggiore specie possano minacciare la vita della collettività, e che l'apparato sicurezza non sia nella condizione di rendere inoffensivi quei criminali. E' folle pensare che i poliziotti, che, in questo momento, stanno rischiando la propria vita per salvaguardare quella degli altri, debbano essere 'aggrediti' verbalmente dagli stessi manifestanti che urlano al loro indirizzo 'vergogna' poiche' si sentono indifesi, non rendendosi conto che le stesse forze di Polizia, evidentemente, non sono nella capacità di reagire a tanta violenza. E' una beffa. E la vera beffa, al solito, saranno i politici che, stasera, comodamente seduti nei lori uffici, scortati da auto blu e servizi d'ordine pagati dai cittadini, faranno le loro arringhe di sdegno per quanto accaduto''. Il Siulp fiorentino martedi' prossimo manifesterà, a Firenze, ''la propria indignazione verso questo Governo''.
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