Dal 13 al 23 settembre tornano gli artisti del Cirk Fantastik!, il festival di circo contemporaneo che ogni anno porta al Parco delle Cascine di Firenze un mondo tutto da scoprire. Acrobati e funamboli arrivano pieni di carica per portare scompiglio, tutte le loro visioni armoniche e dissonanti con i loro surreali e ironici punti di vista.
Oltre 60 le repliche che andranno in scena negli Chapiteau del Circo El Grito e Side Kunst Cirque, due compagnie di livello internazionale che girano il mondo con i loro teatri mobili.
Nell’area aperta del parco spettacoli a cappello, laboratori gratuiti per bambini e dopo gli spettacoli serali tanta musica. Accompagna gli chapiteau principali Agorà: la tenda di CircoKrom che ospiterà incontri, sala da tè e vineria, salotto chill out, djset con una balera danzante per tutta notte e uno spazio coperto dove sostare.
L'apertura del festival nella sua sezione serale, sarà affidata al Cabaret Antropomorfo di Cordata F.O.R (13-14-15 settembre): un'associazione di tre compagnie (Fabbrica C, ONARTS, RasOTerrA) che dopo anni di ricerca artistica, presenta uno spettacolo che mescola i corpi di otto interpreti con circo, danza e musica. Un cabaret antropomorfo perché fatto di persone prima che di numeri, in cui gli artisti come le loro abilità si incontrano in un continuo dialogo fatto di movimento, mano a mano, giocoleria, cerchio aereo, musica e parole.
L'universo femminile nelle sue sfaccettature più sensuali, stravolgenti, comiche e acrobatiche è rappresentato da Le Jolies Fantastiques della compagnia Arte Makìa (14/15 settembre): uno sguardo ironico sull’universo femminile, l’ossessione per la bellezza, i problemi d’amore, il delirio per lo shopping, la crudeltà tra amiche. Comicità, sorprendenti acrobazie, danza aerea, lancio dei coltelli, verticalismo e giocoleria, condivideranno il pubblico nel dramma di tre principesse che inciampano nella realtà. La regia dello spettacolo è affidata a Milo e Olivia, diplomatisi nelle scuole più prestigiose al mondo (Ecole Nationale de Cirque di Montréal e School of Physical Theatre in California).
Largo spazio al tema delle migrazioni con Caleidoscopio - The history of your dreams (18 settembre), un percorso di lavoro artistico condotto da Natalia Bavar, Daniele Favilli, Francesco Gherardi e Tommaso Negri.
Creato in forma collettiva e multidisciplinare, con la regia di Giacomo Costantini (El Grito), Caleidoscopio vuole offrire una lettura del presente attraverso l’incontro di persone legate a culture anche molto lontane fra loro. Culture che arrivano dall'Africa, dal medioriente, dal Sudamerica, per un totale di 17 paesi che incontrandosi sul palcoscenico, come in un crocevia di esperienze, trovano nel circo, nel teatro e nella musica strumenti per esprimere le proprie differenze, senza pregiudizi.
La pluripremiata compagnia My!Laika/ Side Kunst Cirque è protagonista in scena con Laerte (14-15-16 settembre): un'”avventura” che sfida il consueto meccanismo di creazione e produzione dello spettacolo.
Tra i titoli presentati in versione “work in progress”, spicca sicuramente Uomo Calamita (19 settembre), una coproduzione di Circo El Grito e Associazione Sosta Palmizi.
Il progetto, mette al centro lo studio del corpo, vero protagonista della scena con i suoi sforzi e le sue tensioni. Uomo Calamita è la storia di un supereroe assurdo che con i suoi poteri inutili combatte l’assurdità del fascismo. Se dalla letteratura di Wu Ming 2 affiora la grande storia, in Uomo Calamita questa si fonde col circo e si esprime con la musica dal vivo, in un dialogo in cui la narrazione, il gesto circense e la musica, diventano un unico linguaggio sperimentale. Il risultato è uno spettacolo da leggere e un libro da vedere.
A servirsi del circo, come mezzo artistico che espone il risultato senza pretese, approfittando della realtà immediata che sorge da situazioni sceniche rischiose o improvvisate, è nuovamente My!Laika/ Side Kunst Cirque, protagonista in scena (21/22/23 settembre) con Full Out: uno spettacolo che attinge all’incomprensibile per creare un suo universo fantasmagorico. Tratti di sadismo contornano la stupidità dell’azione circense, disquisizioni parafilosofiche sottolineano l’inutilità dello spettacolo, evidenziandone la sua importanza (consigliato ai maggiori di 6 anni).
L'universo effimero e onirico è rappresentato della compagnia francese Système 47 che con Quasar (22-23 settembre – anteprima nazionale) invita il pubblico ad immergersi all’interno di un acquario magico dove due personaggi ridefiniscono le regole del tempo e dello spazio costruendo la più effimera tra le architetture possibili: un castello di carte. I due artisti in scena, Alexandre Ganivenc e Walid El Yafi, capitani della loro stessa nave, imbarcano il pubblico in un'epica surreale conducendolo all’interno di una dimensione onirica in uno stato di tensione permanente legato al rischio della manipolazione degli oggetti. Quasar, senza l’ausilio della parola, riesce a dare forma alla fragilità e alla precarietà del presente e alla poetica legata all’inevitabilità della caduta costruendo e distruggendo castelli in un mixing di teatro visivo, manipolazione di oggetti, effetti magici, umorismo insolito, momenti ultra-dinamici alternati a fermi immagine in un'atmosfera e una scenografia semplice e raffinata.
Acrobazia, spettacolo muto, palo cinese e manipolazione di oggetti sono protagonisti in Hobo della Brigata Totem (22/23 settembre). Le prodezze tecniche degli artisti in scena porteranno il rischio in rilievo e la suspence sarà un’amica legittima dello spettatore. Hobo è un omaggio al viaggio, ai vagabondi, un omaggio alla vita ed alle sorprese, al rischio, un momento di condivisione vero, una pausa dai problemi.
Tra gli altri spettacoli della compagnia El Grito, proprietaria dell'omonimo Chapiteau, merita una menzione a parte Spettacolare Conferenza (23 settembre); spettacolo in bilico tra speculazione filosofica sul concetto di “circo contemporaneo”, esibizione di un giocoliere, un danzatore e un musicista in un piccolo laboratorio di beat box e di body percussion. Sempre della stessa compagnia sono Scratch and Stretch (14-15-16 settembre); un’esperienza sensoriale dove perdersi in un componimento sinfonico di acrobazie, giocolerie e musiche toccanti, e Johann Sebastian Circus (20-21-22 settembre); una spericolata acrobata aerea, un clown equilibrista e un musicista multistrumentista prendono per mano il pubblico e lo accompagnano nella loro quotidianità, nei loro ricordi, nelle loro fantasie (menzione d’onore della giuria di Scintille/Asti Teatro 36).
Giocoleria, equilibrismo, teatro, musica, sono gli ingredienti principali del matinèe Dans la Boite (22 settembre) di Soralino, compagnia nota al pubblico del Cirk Fantastik per lo spettacolo InBox (22-23 settembre), presentato in questa occasione in nuovo adattamento riservato ad un pubblico dai 3 ai 6 anni.
Tra le novità di quest'anno la collaborazione di Cirk Fantastik! con Manifattura Tabacchi e Fabbrica Europa. La Manifattura diventerà spazio di creazione di residenza per due artiste del festival, ovvero Jessica Arpin e Caterina Fort che lavoreranno rispettivamente ai “work in progress” Miss Margherita e Bordes (in scena il 19 settembre negli chapiteau del Parco delle Cascine). Oltre a ciò ospiterà nel suo ampio cortile lo spettacolo Bus Stop della compagnia Five Quartet Trio previsto per venerdì 21 settembre (la compagnia sarà ospite anche al Parco delle Cascine con lo spettacolo una fermata per una nuova partenza previsto per giovedì 20). L'incontro con Fabbrica Europa si concretizzerà invece con la residenza, presso la Palazzina Ex-Fabbri, di tre artisti della compagnia Magda Clan, che porteranno in scena Egodomina, la loro nuova creazione (Giovedì 20 alla Manifattura Tabacchi).
Mentre il Festival porta la sua magia anche in occasione dell'inaugurazione della nuova Piazza dei Ciompi prevista per venerdì 7 settembre, proseguono le “Anteprime Fantastik!”al Parco dell'Anconella, Villa Vogel e al Giardino dell'Orticoltura e realizzate in collaborazione con Circo Teatro Viaggiante (10/11/12 settembre): una versione contemporanea del circo di altri tempi. Energia, giocoleria, mimo, equilibrismi, danza, teatro e musica. In piazza là dove fino ad un attimo non c'era nulla, compaiono improvvisamente una bici olandese a tre ruote, monocicli di diverse misure e cinque personaggi dai vestiti sgargianti: La Famiglia Mirabella.
Il Festival è realizzato da Aria network culturale ed è sostenuto dall'Estate Fiorentina 2018 del Comune di Firenze. Gode del contributo del MIBACT e della Fondazione CR Firenze, è riconosciuto da Europe For Festival – EFFE ed è patrocinato da Comune di Firenze e Regione Toscana.
Nel video le parole del direttore artistico dell'Estate Fiorentina Tommaso Sacchi
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