Ieri sera, dopo fiumi di inchiostro e concioni su radio e televisioni, è arrivata la sentenza: l'infortunio di Giuseppe Rossi riportato lo scorso 14 agosto al ginocchio destro è grave. Stando a quanto riportato dal comunicato ufficiale della Fiorentina, in occasione dell'artroscopia effettuata ieri in Colorado dal Dottor Singleton è stata riparata con sutura la recente lesione del menisco mediale e la ripresa dell'attività sportiva sarà dettata dallo specialista, che stima intorno ai 4 -5 mesi.
I Viola, dunque, dovranno fare a meno del giocatore più determinante della rosa per almeno metà stagione. Questo è il fatto più grave. Prima di tutto per il ragazzo, poi per le ambizioni della squadra ed i sogni dei tifosi che sulla carta potevano vantarsi di avere, con Gomez e Cuadrado, l'attacco più forte della Serie A.
Fin qui tutto chiaro. Quello che non torna affatto, invece, è la gestione del caso. Ricostruiamo le tappe.
Il 14 agosto Giuseppe Rossi, come abbiamo raccontato su queste pagine, abbandona anzitempo l'allenamento pieno di rabbia e visibile sconforto, ma la Società (il giorno stesso dell'infortunio) inserisce il giocatore nella lista dei convocati per l'amichevole di Varsavia contro il Real Madrid che si sarebbe disputata due giorni dopo. La mattina successiva il giocatore non parte per la Polonia e la Fiorentina comunica che l’atleta Giuseppe Rossi, nel corso dell’allenamento di ieri, ha riportato una contrattura muscolare ai flessori della coscia. Per tale motivo l’atleta non sarà convocato per la gara a Varsavia, in attesa di meglio quantificare l’entità dell’infortunio con gli accertamenti diagnostici del caso. Tre giorni dopo (il 18 di agosto) un altro report ufficiale racconta che Rossi si è sottoposto ad accertamenti diagnostici che hanno escluso lesioni muscolari a carico dei flessori della coscia. Dal controllo tuttavia sono emersi segni di sovraccarico a livello del ginocchio destro. L’atleta sarà sottoposto ad un periodo di riposo e cure del caso per almeno 7 giorni, al termine dei quali sarà sottoposto ad ulteriore controllo. Passa una settimana e il nuovo bollettino medico riferisce che gli accertamenti eseguiti il 25 agosto hanno confermato il sovraccarico articolare, seppur associato ad un miglioramento clinico. Nella prossima settimana, dopo ulteriori cure fisioterapiche, verrà eseguita una valutazione specialistica.
Dall'ultimo report iniziano a divulgarsi una serie di mezze frasi che lasciano intendere che il fenomeno Viola sarà costretto a subire un intervento chirurgico, ma la Fiorentina “tiene duro” e prosegue con una “comunicazione” riguardo al caso che definire approssimativa equivale ad usare un eufemismo. È il primo settembre, giorno di chiusura del calciomercato, e la ACF prima diffonde un primo comunicato sul proprio portale ufficiale che dopo pochi minuti sparisce per riapparire una quarantina di minuti dopo con le medesime parole che recitano: “Giuseppe Rossi è stato visitato dal Dr. Andrew Williams a Londra. Dal consulto è emersa la necessità di intervento di artroscopia diagnostica al fine di risolvere gli attuali problemi di sovraccarico al ginocchio destro.
L'intervento sarà eseguito nel corso di questa settimana, a seguito di un ulteriore consulenza richiesta dallo stesso atleta con il Dr. Steven Singleton, assistente del Prof. Richard Steadman in Veil (Colorado)”.
La cronistoria dei comunicati, dunque, si rivela assai grottesca, approssimativa e fallace. Ridicola la storiella della contrattura che 20 giorni dopo si è trasformata in una lesione del menisco mediale. Se il report medico di ieri risponde al vero, i tempi di recupero stimati dallo stesso dovrebbero essere veritieri. Per evitare il rischio di una artrosi precoce con la rimozione del menisco su un ginocchio già operato più volte, si è proceduto con la suturazione. I lembi “ricuciti” hanno bisogno di tempo per riconsolidarsi e dopo un periodo riposo, i carichi di lavoro dovranno essere assai progressivi affinché la sutura del menisco non si comprometta.
Non resta altro che augurare al ragazzo che la riabilitazione proceda al meglio. Un sostituto - ovviamente non del suo valore, ma con le stesse caratteristiche - nell'attesa del suo rientro avrebbe fatto comodo alla causa Viola. Invece i tanto decantati “colpi di mercato” sono arrivati nelle ultime ore. Di punte vere nemmeno l'ombra, ma la notizia che Rossi sarà costretto a stare lontano dai campi a lungo è arrivata a mercato chiuso.
Che sfiga...
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