Dopo mesi di ponteggi, a poco a poco si svela il soffitto della Sala degli Elementi di Palazzo Vecchio: il restauro è iniziato nel 2017 e terminerà a primavera prossima.
I lavori, che hanno lasciato fruibile la Sala pur con un percorso parziale, hanno già svelato colori e particolari originali delle pareti e a breve sarà completamente rimesso a nuovo anche il soffitto. Il restauro ha ricevuto il finanziamento dalla Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti Onlus per oltre 800 mila euro ed è inserito nel progetto Flic (Florence I care) che coinvolge i privati nel restauro dei beni culturali cittadini.
Il restauro si è composto da due fasi: è iniziato dalle pareti (costo 475 mila euro) e poi è proseguito sul soffitto (345 mila euro) grazie alla sensibilità della Fondazione. I restauratori hanno provveduto a operazioni di pulitura, stuccatura, riparazione di fessurazioni e distacchi di materiale, recupero dei colori originali e delle decorazioni delle parti lignee. L’ultimo restauro completo della Sala risaliva agli anni Sessanta.
“Finalmente – ha affermato il sindaco Dario Nardella – stiamo per riportare a tutta la sua bellezza una sala maestosa e preziosa che apre il Quartiere degli Elementi e che si affaccia sulla Terrazza di Saturno. Il museo di Palazzo Vecchio è da alcuni anni al centro di un diffuso progetto di valorizzazione che punta ad allargare la superficie museale, ad aumentare i servizi al pubblico e a recuperare gli ambienti di pregio. Ringraziamo sentitamente Giovanna Sacchetti, presidente della Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti Onlus, che ha reso possibile questo restauro”.
Istituita nel 2013, la Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti dà seguito, attraverso erogazioni liberali, agli interessi condivisi dai marchesi Giulio e Giovanna Sacchetti nel corso della loro vita in comune, a cominciare dalla tutela e del restauro dei beni storici, culturali e artistici.
Il Quartiere degli Elementi consiste in cinque grandi stanze e due loggiati. Cosimo I ne commissionò originariamente la realizzazione a Battista del Tasso, ma alla sua morte le decorazioni furono portate a termine da Vasari e bottega, soprattutto da Cristofano Gherardi detto il Doceno e Marco da Faenza. Le pareti della Sala degli Elementi sono decorate con affreschi allegorici, Acqua (Nascita di Venere), Terra (Primizie della Terra offerte e Saturno), Fuoco (Fucina di Vulcano), e il soffitto è decorato con l'allegoria dell'Aria, con al centro Saturno che mutila il cielo, mentre tra le finestre sono affrescati Mercurio e Plutone. Il camino fu disegnato dall'Ammannati. L’esecuzione dei lavori di restauro è stata aggiudicata all’Associazione Temporanea d’Impresa “Meridiana-Mannucci-Techne”.
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