Rosario Giangrasso, il disoccupato di 56 anni arrestato il 29 dicembre per aver ucciso la moglie nella loro casa di Scandicci (Firenze), Rosario Giangrasso, è rimasto in silenzio stamani davanti al gip Fabio Frangini.
L'uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l'udienza di convalida. Il gip ha convalidato l'arresto e confermato la misura del carcere, anche per tutelare la sua incolumità da eventuali gesti di autolesionismo. Giangrasso infatti ha provato a tagliarsi le vene dopo aver ucciso la moglie.
"E' stato deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere - spiega all'Ansa il difensore di fiducia, l'avvocato Assunta Bellini - perché al momento del fatto il mio assistito era in stato confusionale e non ha ricordi chiari. Inoltre la dinamica non è ancora completamente chiara. In udienza ho chiesto una misura
meno afflittiva della detenzione in carcere ma il giudice non ha accolto la richiesta, anche motivando la detenzione come tutela per lo stesso Giangrasso. Domani comunque presenterò istanza di scarcerazione al tribunale del riesame".
Il legale ha anticipato di voler "chiedere una perizia psichiatrica perché il mio assistito soffre di un evidente disagio psichico. In passato, anche di recente, ha già dimostrato di aver avuto dei turbamenti psichici come quando salì sulla gru perché senza un lavoro, un fatto noto all'opinione pubblica".
Questo pomeriggio si è svolta l'autopsia sul corpo della moglie thailandese.
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