Dopo ore e ore chiusi in Camera di Consiglio i giudici della Quinta Sezione Penale della Cassazione presieduti dal pg Giuliana Ferrua, hanno confermato l'impianto accusatorio della Corte d'Appello di Genova del 18 maggio 2010. Per i vertici della Polizia di Stato italiana sono state confermate le condanne, mentre in primo grado i dirigenti e gli alti funzionari erano stati tutti assolti.
Convalidata la condanna a 4 anni per Francesco Gratteri, attuale capo del dipartimento centrale anticrimine della Polizia; convalidati anche i 4 anni per Giovanni Luperi, vicedirettore Ucigos ai tempi del G8, oggi capo del reparto analisi dell'Aisi. Tre anni e 8 mesi a Gilberto Caldarozzi, attuale capo servizio centrale operativo.
Convalidata anche la condanna a 5 anni per Vincenzo Canterini, ex dirigente del reparto mobile di Roma, nonché le pene, pari a 3 anni e 8 mesi, inflitte a Gilberto Caldarozzi, Filippo Ferri (capo della Squadra Mobile fiorentina), Fabio Ciccimarra, Nando Dominici, Spartaco Mortola, Carlo Di Sarro, Massimo Mazzoni, Renzo Cerchi, Davide Di Novi e Massimiliano Di Bernardini. La conferma delle condanne comporterà la sospensione dal servizio per i funzionari dal momento che nei loro confronti è stata applicata la pena accessoria della interdizione dai pubblici uffici per 5 anni.
Soddisfazione da parte degli avvocati dei no global che non nascondono la loro felicità: ''Giustizia è fatta - dichiara Emanule Tambuscio - ci sono voluti 11 anni per arrivare a questo verdetto e la Cassazione è stata coraggiosa. Mai, nelle democrazie occidentali, si è arrivati ad una condanna per funzionari della Polizia di così alto livello''. Una sentenza che condanna lo Stato.
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