Sono figure che richiamano la scultura etrusca le opere realizzate dello scultore livornese Franco Mauro Franchi ospitate nell’Area e nel Museo Archeologico di Fiesole (via Portigiani, 1) in occasione della mostra antologica di scultura “Sogni Mediterranei”, in programma dall’1 giugno all’1 settembre, promossa dal Comune di Fiesole e curata da Filippo Lotti.
L’esposizione, che verrà inaugurata sabato 1 giugno alle ore 17.30 e rientra nel calendario dell’Estate Fiesolana 2013, raccoglie una trentina di opere di grandi e medie dimensioni eseguite con varie tecniche: in bronzo, vetroresina e terracotta. Sculture che ricordano lo stile artistico degli etruschi, da cui l’artista è stato influenzato sin dai tempi della sua infanzia trascorsa a Tarquinia: quei personaggi dall’aspetto pacificamente enigmatico in pose conviviali e appartenenti ad un passato molto lontano ora rivivono nell’interpretazione di Franchi.
Le opere di grandi e medie dimensioni saranno collocate nell’Area Archeologica, “queste – spiega il curatore Filippo Lotti – si relazionano all'ambiente esterno mantenendo una sorta di distacco partecipato emergendo proprio come isole, e ben si armonizzano con i resti archeologici”. All’interno del Museo, invece, saranno esposte opere di misura più contenuta.
“Franchi lavora con eguale partecipazione la pietra e il bronzo esprimendo un senso della forma ampia e solare che aspira a rappresentare nell’immagine predominante della donna, la forza vitale che pervade l’universo – afferma Lotti – Donne giunoniche di una leggerezza infinita, affascinanti e misteriose”.
“Il mio primo approccio con il mondo della scultura – dice Franchi - è avvenuto durante la mia infanzia a Tarquinia, dove mi recavo con i miei genitori a trovare i nostri parenti che abitavano proprio dietro il palazzo Vitelleschi, sede del museo Etrusco. In quel luogo magico e misterioso che frequentavo quotidianamente, durante i soggiorni tarquiniesi, ho avuto le mie più forti suggestioni plastiche quando osservavo quelle figure, spesso obese, distese sul loro letto sarcofago, con lo sguardo perso all’orizzonte, che io immaginavo marino. Oggi ho l’opportunità di portare le mie sculture nell’antica dimora dei loro progenitori e già sto pregustando l’idea che loro, come isole, emergano e si presentino nelle varie postazioni del parco archeologico mostrando che i loro sogni possano materializzarsi in un luogo da sogno com’è Fiesole”.
“Proseguiamo nella valorizzazione del contemporaneo che bene si intreccia non soltanto con la storia di Fiesole nella sua Area Archeologica – afferma Paolo Becattini, assessore alla Cultura del Comune di Fiesole –, ma anche con il festival dell’Estate Fiesolana, L’Area diventa in questa occasione lo scenario ‘illuminante’ delle curve di Franchi”
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