“Il Presidente Rossi risponda in Aula sul dirigente ‘scomodo’ trasferito ad altre mansioni e sulla delega relativa a Via e Vas che ha conferito a se stesso, alleggerendo il carico dell’assessore Bramerini”. Questo il commento dei consiglieri Dario Locci e Marina Staccioli (Gruppo Misto), in seguito allo svilupparsi dell’inchiesta sui cantieri Tav, in relazione alla quale la procura ha ascoltato anche un funzionario regionale.
“Lo scorso giugno – spiegano i consiglieri – il Presidente Rossi si è preso le deleghe sulle valutazioni ambientali e contemporaneamente ha sollevato da queste procedure il dirigente che ne era fino ad allora responsabile e che aveva sollevato dei dubbi sul sottoattraversamento fiorentino dell’Alta velocità”.
“Un’operazione, quella della ridistribuzione delle deleghe, che avrebbe dovuto essere illustrata in Consiglio regionale. Invece – affermano Locci e Staccioli – tutto è stato fatto passare sotto silenzio. Per questo a luglio scorso presentammo un’interrogazione per conoscere le motivazioni della decisione, così come del trasferimento del dirigente in questione. Ma ancora una volta ci siamo scontrati con un muro di gomma”.
“Adesso Rossi risponda in Consiglio di ciò che è avvenuto”, concludono i due consiglieri.
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