Tempi lunghi per poter di nuovo passeggiare lungo il Corridoio Vasariano e godere di uno degli scenari più suggestivi del Mondo sospesi tra Palazzo Pitti e Palazzo Vecchio.
E' quanto emerge dalla risposta che il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha dato a una interrogazione del deputato fiorentino Gabriele Toccafondi.
“Purtroppo vengono confermati i nostri timori – spiega Toccafondi – che ci avevano spinto a chiedere un intervento immediato del ministro e del Governo. Grazie alla nostra sollecitazione finalmente l'esecutivo si è svegliato ma la tempistica ci lascia insoddisfatti e soprattutto rischia di perpetrare il danno non solo a Firenze e ai fiorentini ma anche per tutto il Paese”.
Toccafondi nella propria interrogazione ricordava infatti come “oramai da due anni risulta chiuso al pubblico il Corridoio Vasariano, definito dallo stesso direttore degli Uffizi Eike Schmidt “un'opera strategica”, cioè sono due anni che viene preclusa la possibilità di ammirare 700 opere in uno degli scenari più belli del mondo, con la conseguente minore entrata economica per il Museo ma soprattutto con un danno di immagine internazionale per il museo e per l’Italia”.
“Insomma adesso ci sarà da spettare almeno due anni per restituire a Firenze un suo bene – dice Toccafondi -. Il Mibac infatti spiega che per i lavori sono stati previsti 7 milioni di euro dal Piano Stralcio Cultura e Turismo, e che questi lavori comprenderanno la realizzazione delle uscite di sicurezza, l’esecuzione di alcune opere di miglioramento sismico, e l’eliminazione delle barriere architettoniche e la realizzazione di due servizi igienici per il pubblico, il recupero di alcuni spazi a servizio del percorso”.
Tutte opere utili e necessarie ma il problema sono i tempi di progettazione e di realizzazione dato che il progetto esecutivo, fa notare il deputato fiorentino, sarà terminato entro l’autunno e poi si dovrà procedere alla gara per l’esecuzione dei lavori. “Lo stesso ministero calcola che il tempo previsto per l’esecuzione dei lavori sarà di circa 1 anno e mezzo – spiega Toccafondi - , il che vuol dire che se tutto va bene il Vasariano sarà riaperto fra due anni, burocrazia permettendo. Una tempistica che onestamente ci pare un po' troppo dilatata visto ogni giorno senza il Corridoio per gli Uffizi e per Firenze è un giorno in più con un danno di immagine e meno introiti”.
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