I rifiuti inquinanti derivanti dall'attività delle concerie finiti al centro di un'inchiesta della Dda di Firenze su presunti reati ambientali, potrebbero essere stati smaltiti in altri siti in Toscana, oltre a quelli già individuati nel corso delle indagini.
Secondo quanto riporta l'agenzia Ansa, i carabinieri forestali e del Noe, coordinati dal pm Giulio Monferini, sarebbero al lavoro per individuare ulteriori cantieri dove il 'keu', come viene definita la cenere di risulta della combustione dei rifiuti conciari, sarebbe stato impiegato come materiale di riempimento in lavori stradali dopo esser stato miscelato con altri rifiuti.
Le indagini, culminate con gli arresti del 15 aprile scorso, hanno permesso di individuare alcuni luoghi di smaltimento del 'keu', tra cui il cantiere per la realizzazione del lotto V della Sr 429 Empolese. Ma altri siti sarebbero in corso di individuazione, anche alla luce di nuovi indizi raccolti nel corso dell'inchiesta. Intanto proseguono gli interrogatori di garanzia davanti al gip degli arrestati, tra cui i vertici dell'Associazione conciatori di Santa Croce sull'Arno.
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