E’ accaduto ieri pomeriggio ad Empoli, allorquando alle 18,40, è pervenuta presso gli uffici del Commissariato , una richiesta di intervento.
L’impiegato di un negozio di elettronica , infatti, ha segnalato che un ragazzo rumeno, poco prima, aveva provato ad acquistare due computer portatili con una carta di credito clonata. Questi, un giovane di venticinque anni, pregiudicato, si è avvicinato al banco vendita e gli ha chiesto di acquistare un pc portatile in esposizione. Vista la richiesta, l’addetto alle vendite, si è recato in magazzino per prelevare il computer portandolo sul bancone.
Nella circostanza il giovane ha effettuato il pagamento del pc pari ad euro 279 mediante una carta di credito. Subito dopo aver pagato, visto che il tutto era andato a buon fine, il ragazzo gli ha chiesto di poter acquistare un altro pc identico al precedente, pagandolo sempre con la solita carta di credito. L’impiegato, quindi, ha effettuato una nuova operazione di pagamento con la solita carta per l’importo di ulteriori euro 279. In quel frangente si è accorto però che i dati della carta di credito usata per il pagamento, non corrispondevano a quelli riportati sullo scontrino emesso dal POS all’atto del pagamento. Vista tale discrepanza, l’ operatore ha chiesto al giovane un documento di riconoscimento, constatando che i dati corrispondevano all’intestatario della carta. Visto ciò, ha contattato la polizia che prontamente è intervenuta bloccando i due giovani rumeni. Gli agenti hanno poi proceduto a perquisizione personale che ha dato esito positivo in quanto nel portafoglio del giovane rumeno, è stata rinvenuta un’altra carta di credito, anch’essa clonata nella banda magnetica.
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