Festival di Sanremo: Claudio Baglioni fa volare gli ascolti ma anche il conflitto d'interesse

La capacità del Festival di Sanremo da sempre è quella di catalizzare l'attenzione della settimana tutta su se stesso, lasciando spazio ad innumerevoli approfondimenti ed indiscrezioni di ogni tipo.

E sinceramente partirei da lui, il presentatore, Claudio Baglioni, una delle figure più esposte, ancora di più se lo stesso è anche direttore artistico della manifestazione e unico capitano coraggioso della settimana. Parliamo del poeta di "Strada facendo", di colui che ha fatto innamorare intere generazioni lasciando scie di miele nelle vite di tutti noi.. ben voluto da mamme e zie più che dagli addetti ai lavori in quel dell'Ariston che lo hanno soprannominato "dittatore artistico". Fin qui tutto ok, ascolti al top, gaffe più o meno contenute in queste due serate ma se ci fermiamo tutti un attimo e rimettiamo insieme qualche punto, il nostro "passerotto non andare via" ha fatto molto bene i suoi conti prima di prendere le redini di questo carrozzone che è il Festival di Sanremo da almeno 68 anni. 

In primo luogo la scelta delle canzoni in gara: sappiamo bene che l'ultima parola spetta sempre al capo dei capi, e se buttiamo un attimo lo sguardo sulla provenienza discografica degli artisti forse non è casuale, otto nella categoria Big e uno nei Giovani sono in Sony Music proprio come Claudio, lasciando alle altre due major in questione Warner ed Universal, 3 artisti ciascuno.

Gli "omaggi" fatti a se stesso in queste sere da Biagio Antonacci, Fiorello e non ultimi ieri sera Il Volo con "La vita è adesso" non sono sintomo di generosità ma di una mente invidiabile a Paperon de Paperoni, dal momento che il cachet che prende da mamma Rai è di 600.000 euro ed a cui si vanno ad aggiungere le pompose royalties di brani come "Mille giorni di te e di me" o "E tu" che non avevano certo bisogno della spintarella del babbo Claudio. Ma tranquilli, perché anche la sigla è firmata da lui.. Probabilmente ha sentito la necessità di fare "tutto in casa"... si ma nella sua.