La Procura di Firenze ha chiuso l'inchiesta sul Credito cooperativo fiorentino, la banca guidata in passato dal coordinatore del PdL Denis Verdini. Secondo quanto si apprende da fonti investigative, l'inchiesta era nata da una costola dell'indagine sugli appalti nei grandi eventi: i magistrati fiorentini avevano infatti analizzato i rapporti tra l'istituto di credito e la Baldassini-Tognozzi-Pontello.
In queste ore dunque 55 persone stanno ricevendo l'avviso di chiusura indagine. Fra gli indagati, il coordinatore del Pdl Denis Verdini e il senatore Marcello Dell'Utri. Verdini è indagato da tempo, ma l'ipotesi di reato è passata dal mendacio bancario all'associazione per delinquere finalizzata, tra l'altro, all'appropriazione indebita. Dell'Utri è invece accusato di appropriazione indebita. L'accusa nei suoi confronti farebbe riferimento ad un affidamento con scoperto di conto che si aggirerebbe intorno ai 3 milioni di euro. Fra gli indagati gran parte dei vertici del Credito Cooperativo Fiorentino e della Btp, all'epoca presieduta da Riccardo Fusi.
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