Rivoluzione a San Lorenzo: il trasferimento delle 84 bancarelle ora è ufficiale

L'altra pesante questione oggi sul tavolo del consiglio comunale di Firenze riguardava la riqualificazione della piazza di San Lorenzo e in particolare la riorganizzazione dei banchi. La vicenda che si protraeva da diversi mesi tra le mura di Palazzo Vecchio, non senza momenti concitati che hanno visto forti ricriminazioni da parte dei proprietari dei banchi, si è chiusa oggi con la votazione del "Piano del Commercio su area pubblica". La delibera è stata approvata con 32 voti favorevoli, 9 contrari, 1 astenuto e 1 non voto. Ai voti della maggioranza si sono uniti quelli di Idv, Fli, Udc, Terzo Polo, Lega Nord.

Entro il 15 aprile dunque le 84 bancarelle finora dislocate lungo piazza San Lorenzo, Canto de' Nelli e piazza Madonna degli Aldobrandini dovranno essere spostate e ricollocate tra piazza del Mercato Centrale, che verrà pedonalizzata, piazza Piave e piazza Annigoni.

Non sono mancate le reazioni a caldo prima fra tutte quella del consigliere Spini (Lista Spini per Firenze) il quale pur votando si al provvedimento fa notare come "Non è piacevole sotto Natale mettere sul lastrico 83 bancarelle. Sopratutto se siamo finalmente in presenza di un progetto di autoriduzione delle associazioni commerciali rappresentative, che libererebbe il frontone della Chiesa e la biblioteca laurenziana, cioè le parti nobili della piazza e non colpirebbe così gravemente l'occupazione in un momento economico così difficile".
Riccardo Sarra, Bianca Maria Giocoli, Stefano Bertini (Fli) e Massimo Pieri (Udc) hanno presentato un ordine del giorno in cui invitano il sindaco a trasferire lontano dalla piazza "chi per anni ha sfruttato la rendita senza pagare il dovuto all’amministrazione (una decina i morosi secondo il vicesindaco Nardella n.d.r.), e sia consentito di restare a chi invece è stato corretto". Per quanto riguarda l'area intorno alla basilica invece - prosegue l'odg - serve più pulizia e vigilanza, il Mercato invece, nell’ottica di un allungamento dell’orario, necessita di più illuminazione, ma anche di modifiche strutturali a cominciare dalla pavimentazione, fino a trovare soluzioni per impedire l’ingresso di animali (piccioni in particolare) all’interno della struttura. Chiediamo inoltre di migliorare la viabilità e la segnaletica, perché diventi più agevole l’accesso all’area del mercato, anche attraverso il potenziamento del trasporto pubblico”.

Per Giovanni Fittante e Giuseppe Scola (Idv) che pure hanno votato sì alla delibera occorre "istituire un tavolo permanente di confronto con i commercianti".

Si astiene invece  Mario Razzanelli (Lega Nord), del quale però  è stato approvato l'ordine del giorno che ripristina la pensilina nella piazza del Mercato, tolta all’indomani dell’alluvione del ’66. "Si tratta - dichiara il consigliere - di un'operazione culturale importante per l'intera città di Firenze e non solo per San Lorenzo.

Un secco no invece arriva dai banchi del Pdl: "Con la delibera approvata oggi Renzi ha certificato la morte di San Lorenzo. Spostare 83 attività commerciali dalla piazza significa di fatto decretare la fine di un mercato storico". Secondo gli esponenti del Pdl quello del centrosinistra è un accanimento di tipo ideologico: "non esistono motivazioni reali". Il Pdl che pure ammette la necessità di una riqualificazione dell'area di San Lorenzo di fatto condivide il progetto alternativo presentato dagli ambulanti stessi; troppe invece le difficoltà logistiche insite nel trasferimento dei banchi in Piazza del Mercato: primi fra tutti il problema del rimessaggio e la posizione dei magazzini. "Come faranno domani a portare il banco in altro luogo? Forse la mattina assisteremo ai banchi in fila sui viali per raggiungere il posto di lavoro? E come faranno i banchi a rifornirsi di merce se i magazzini si trovano in San Lorenzo?"