Nel 1997, in occasione della presentazione della squadra con l'allora Presidente Cecchi Gori, i tifosi della Fiorentina intonarono il coro “Se si vince lo scudetto, Cecchi Gori facci il tetto”.
Da allora sono trascorsi quasi venti anni, ma i gigliati continuano a giocare nel vetusto Franchi, inaugurato nel 1931. All'epoca il Giovanni Berta, poi diventato Artemio Franchi, era collocato in una zona periferica di Firenze, l'urbanizzazione era assai diversa dalla attuale e le auto un lusso che in pochissimi si potevano permettere. Col boom degli anni '60 e l'impresa del mattone, Campo di Marte è diventato un quartiere residenziale che, di fatto, ha circondato lo stadio. In occasione delle partite i residenti devono regolare i loro spostamenti in base all'orario degli incontri: impossibile trovare parcheggio in zona e per i match con grande affluenza il problema si estende dalle Cure a Coverciano.
La necessità di un nuovo impianto dotato di parcheggi, raggiunto da un trasporto pubblico efficiente e circondato da una adeguata viabilità per molti appare come l'unica via, ma ogni tre per due si torna a parlare della copertura del Comunale. Non solo a parole, ma anche mettendo la questione nero su bianco. Con Renzi sindaco lo fece in Consiglio Comunale il centrodestra capitanato da Giovanni Galli, poi sono seguite diverse mozioni presentate dalle opposizioni. Oggi lo si legge nel DUP (Documento Unico di Programmazione – il “libro” degli impegni dell'Amministrazione) riguardante il Quartiere 2. Ma c'è di più. Il tetto al Franchi, stavolta, non è una soluzione “in chiave Fiorentina”, ma col nuovo stadio il Franchi dovrebbe diventare un impianto per ospitare sport polivalenti e se ne suggerisce l'integrale copertura.
Al punto 9 del DUP del Q. 2, che affronta lo “sport nel Quartiere”, si legge: «...la realizzazione del nuovo stadio, riflettendo previamente sul futuro dello stadio Franchi e dell'area sportiva di Campo di Marte, avente le potenzialità di una vera e propria “Cittadella dello Sport”; a tal proposito si sottolinea la necessità di non gravare ulteriormente l'area con manifestazioni aventi natura diversa rispetto alla natura del Quartiere 2, quartiere prevalentemente sportivo, che ospita la maggior parte degli impianti del territorio comunale; inoltre si supporta la riqualificazione dello stadio Franchi (proponendo anche la copertura totale di esso) per ospitare attività sportive polivalenti...».
Tuona in merito il Consigliere Comunale di Fratelli d'Italia-AN Francesco Torselli (che ci ha segnalato quanto scritto nel DUP): “In Consiglio Comunale ho presentato due volte una mozione che chiede la stessa cosa, ovvero la copertura del Franchi, ma mi è stata bocciata sistematicamente. In Palazzo Vecchio votano contro le mozioni e poi scrivono quello che chiedo nel DUP. L'incoerenza del PD – afferma Torselli – sembra il gioco di guardie e ladri, ma col PD che recita entrambi i ruoli: al quartiere fanno quelli che vogliono coprire il Franchi, mentre in Comune i duri e puri vedono all'orizzonte solo il nuovo stadio. Questo – attacca Torselli – significa prendere in giro le persone. Nei prossimi giorni depositerò la terza mozione per coprire il Franchi. Sono proprio curioso di sentire cosa mi risponderanno”. “Il progetto per il nuovo stadio della Fiorentina – spiega Torselli – presenta importanti criticità. Lo spostamento della Mercafir all'Osmannoro non è una soluzione percorribile e quella gradita dai grossisti a Castello, ad oggi, non è discutibile a causa dei ricorsi accolti al TAR contro la nuova pista dell'aeroporto e la VIA della stessa che, malgrado gli annunci, ancora non si è vista. I fatti raccontano che se mai si dovesse arrivare alla costruzione del nuovo stadio, accadrà solo tra diversi anni. Sicuramente – conclude Torselli – i tifosi smetterebbero prima di prendere l'acqua se si procedesse alla copertura del Franchi; se si aspetta lo stadio nuovo, intanto, sarà bene fare scorta di impermeabili e cerate”.
Donato Mongatti
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