Sì a collaborare perché non ci siano ritardi nell'erogazione del reddito di cittadinanza a chi lo ha richiesto. Ma sull'organizzazione dei servizi per il lavoro e le politiche attive, le Regioni attendono dal ministro Di Maio risposte puntuali che ad oggi non ci sono: chiedono a che punto siano i decreti per le nuove assunzioni nei centri per l'impiego e chiarimenti sul ruolo dei seimila ‘navigator' e a chi risponderanno.
L'assessore della Regione Toscana Cristina Grieco, coordinatrice della Commissione Lavoro della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, lo ribadisce a margine dell'audizione in Senato che c'è stata ieri: per evitare, appunto, pasticci e soluzioni improvvisate.
"Le Regioni hanno confermato al Parlamento la volontà di collaborazione istituzionale per fare in modo che il beneficio economico previsto dal provvedimento sul reddito di cittadinanza arrivi nelle tasche dei cittadini aventi diritto nei tempi e con le modalità previste dal decreto" dichiara Grieco. "Noi vogliamo che il reddito vada al più presto alle famiglie – prosegue -, ma su questo tema c'è un po' di confusione e non sono certamente le Regioni ad aver fatto ‘casino', come ha detto il ministro Di Maio. Abbiamo invece detto da subito, fin dal primo incontro con il ministro, che rispetto all'organizzazione dei servizi per il lavoro e alle politiche attive non siamo disposti ad accettare pasticci o soluzioni improvvisate, con diversi aspetti di incostituzionalità".
"Chiarito che la Costituzione attribuisce la competenza su questi temi alle Regioni – ribadisce l'assessore - abbiamo un solo interesse: l'esigenza che i disoccupati trovino davvero e presto un lavoro e che funzionino bene i servizi. Per questo abbiamo richiamato l'attenzione del Governo ed oggi del Parlamento su tempi, risorse e personale". Le Regioni stanno ancora attendendo l'assunzione di 1.600 unità per i Centri per l'impiego già stabilita nei provvedimenti del Governo Gentiloni. "Siamo d'accordo con il ministro sul loro potenziamento attraverso l'assunzione di 4.000 nuove unità di personale – dice Grieco - , ma non abbiamo ancora visto i decreti che ci consentano di bandire i concorsi. Infine vogliamo chiarimenti sulla scelta del Governo di far ricorso a 6.000 navigator. Sotto quest'ultimo profilo ci preme di capire in che modo interagiranno con i Centri per limpiego, in quali sedi lavoreranno e a chi risponderanno".
"Mi sembrano preoccupazioni legittime che meritano i necessari chiarimenti da parte del Governo – sottolinea -. Bisogna procedere e andare avanti in modo ordinato, secondo tempi che siano davvero rispettabili, cercando di non fare il passo più lungo della gamba, nell'interesse dei cittadini. Nessuno si deve innamorare di modelli, di piattaforme o di ipotesi pregiudiziali. Dobbiamo guardare con attenzione agli strumenti che abbiamo a disposizione e ragionare su come, quanto e quando potenziarli". "Bene ha fatto quindi il Presidente Bonaccini - conclude Grieco - a chiedere al Ministro rispetto per le istituzioni regionali, ricordando che quando si vuole davvero dialogare bisogna saper ascoltare e magari anche rispondere nel merito".
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