di Christian Campigli - Un sali e scendi irritante. Schizofrenico. Mai come in questo periodo la politica fiorentina vive di un'alternanza di atteggiamenti e di posizione difficili da comprendere. Lunedì il consiglio comunale ha bocciato l'ipotesi di dotare la polizia municipale di taser. Nonostante il parere positivo del comandante dei vigili. Ai più è apparso come l'ennesima provocazione nei confronti del decreto Salvini, un modo per cercare di distinguersi dalla destra. Poco importa se quella pistola elettrica avrebbe reso miglioreil lavoro delle decine di agenti che ogni giorno sono costretti a lottare contro abusivi, ladri e spacciatori. Con mezzi inadeguati e la naturale paura di chi rischia di trovarsi di fronte persone armate e senza nulla da perdere. La sicurezza dei fiorentini, dopo una fase di grande attenzione da parte del sindaco Dario Nardella (l'unico, a sinistra, ad aver avuto la capacità di leggere in modo oggettivo il momento storico-politico) sembra essere tornata in soffitta. Peccato, perché la richiesta di tolleranza zero verso chi delinque viene proprio dalle classi più modeste. Quelle che, in teoria, dovrebbe difendere la sinistra. Ma che, da anni ormai, vota compatta per la Lega. Perché gli spacciatori difficilmente “lavorano” a Pian dei Giullari. E' raro che ci siano occupazioni a Settignano. Piaghe largamente diffuse invece a Brozzi, alle Piagge o in via Baracca. Venerdì il centro destra riunirà, di nuovo, i suoi vertici. Sarà la volta buona per avere il nome del candidato sindaco? Questa attesa sta diventando stucchevole. La città si interroga sulle capacità decisionali dei vertici. E soprattutto pretende un nome. Che sia Alberti o Bocci, Buonamici o Picchi. Tra i numerosi pretendenti ad una poltrona in consiglio comunale, Alessandro Draghi, di Fratelli d'Italia, è forse quello che ha capito meglio le enormi potenzialità dei social network. Ogni giorno analizza un tema, e lo fa con un piccolo video. Linguaggio semplice, diretto. Ieri ad esempio ha fatto emergere un autentico scandalo, quello di un'occupazione sul Lungarno Del Tempio, di alcuni immigrati clandestini. “La polizia ha operato una perquisizione nello stabile, trovando numerosi oggetti rubati: eppure, nonostante questo, gli occupanti sono ancora lì, pronti a continuare la loro opera criminale. Chi li protegge? Chi permette questo scempio?”. Si chiede Draghi. Ora la politica ha il dovere di intervenire rapidamente. E di far in modo che quella occupazione sia solo un brutto ricordo. Ecco, l'augurio di tutti i fiorentini è che la prossima campagna elettorale sia impostata su temi semplici ma concreti. E non su infinite e noiose accuse reciproche sui soliti temi, triti e ritriti: tramvia e aeroporto. Che barba, che noia.
Christian Campigli
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