''Il testo che e' stato approvato in aula al Senato costituisce una buona soluzione giuridica perche' contempera, in modo equilibrato, i complessi interessi in gioco. In particolare, consente l'acceso alle terapie cellulari anche sino a 18 mesi dall'entrata in vigore del decreto legge, eliminando l'odiosa discriminazione prevista dall'originario testo secondo cui solo i trattamenti gia' iniziati potevano essere completati''. E' il commento del professor Giuseppe Conte, legale dei genitori della piccola Sofia, sul testo del disegno di legge approvato ieri in Senato. ''Inoltre - prosegue l'avvocato - e' consentito il trattamento non solo agli Spedali di Brescia ma anche ad altre strutture pubbliche in collegamento a laboratori autorizzati. Risulta efficace anche il sistema di raccolta delle informazioni della sperimentazione clinica che e' stata messa a punto: sono coinvolti nella raccolta tutti gli interlocutori istituzionali, Aifa, Istituto Superiore della Sanita', centro trapianti e ministero della Salute. Significativamente il Parlamento ha rivendicato il diritto ad essere pienamente edotto degli esiti della sperimentazione, tant'e' che ha previsto che il ministero della salute ogni sei mesi informi le commissioni competenti del Parlamento sugli esiti dei trattamenti''.
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