Tutti rinviati a giudizio i 23 indagati nell'inchiesta sulle violenze e i maltrattamenti alla comunità il Forteto con sede a Vicchio del Mugello (Firenze). Stamani il gup di Firenze ha emesso la sua decisione formalizzando il rinvio a giudizio per tutti gli indagati. Fra questi il fondatore della comunità, Rodolfo Fiesoli (nella foto), già finito in carcere con l'accusa di violenza sessuale nel dicembre 2011, e il cofondatore Luigi Goffredi, accusato di maltrattamenti. Per tutti e 23 gli indagati che risponderanno del reato di maltrattamenti, oltre la violenza sessuale contestata a Fiesoli, il processo inizierà il 4 ottobre prossimo. Nessuno degli indagati era presente in aula e la difesa di Fiesoli ha commentato la decisione del gup sostenendo di "aver messo in conto la decisione di oggi". E' stata, altresì, accolta l'istanza di dichiarare inutilizzabili tutti gli atti dell'inchiesta raccolti dopo il termine dei 6 mesi.
La comunita' di recupero per minori 'Il Forteto' venne fondata nel 1977 per accogliere i bambini in difficolta', specie quelli di famiglie con problemi di carattere sociale o economico. Secondo l'accusa, molti di quei piccoli sarebbero stati vittime di maltrattamenti da parte di Fiesoli, che li avrebbe costretti a lavorare e li avrebbe soggiogati psicologicamente, pure da adulti, imponendo loro pratiche omosessuali e ''rigide regole di vita e di comportamento'', come quelle che limitavano contatti o attivita' esterne alla comunita'. Di alcuni di loro Fiesoli avrebbe abusato sessualmente. Per l'accusa, gli altri indagati - fra i quali genitori affidatari dei piccoli, componenti e il cofondatore della comunita', Luigi Goffredi - avrebbero aiutato Fiesoli che, grazie al loro contributo, avrebbe instaurato un vero e proprio 'regime' con regole ferree e omerta'.
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