Si aprono in questi giorni alcuni cantieri per la manutenzione delle alberature che vedranno interessate alcune porzioni del Giardino di Boboli a Firenze, in particolare il Viottolone dei Cipressi che costituisce uno dei due assi principali del parco storico.
Gli interventi consisteranno nella sostituzione delle piante che in base ad attività di monitoraggio ed esami strumentali sono risultate deperienti e strutturalmente instabili e nella ricostituzione delle porzioni attualmente mancanti dei filari di Cipresso che accompagnano la visione prospettica dalla parte alta del Giardino verso la vasca dell’Isola.
“I lavori urgentissimi ai cipressi del Viotollone marcano l’inizio del salvataggio e del rilancio del Giardino di Boboli, che si basa su una strategia pluriennale, in armonia con i tempi non istantanei dell’ecosistema stesso” – afferma Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi.
“Una corretta gestione del patrimonio arboreo di Boboli, come di ogni altro parco storico, deve coniugare il rispetto delle matrici paesaggistico-architettoniche con la consapevolezza delle dinamiche evolutive delle sue strutture forestali” – spiega Bianca Maria Landi, Curatore del patrimonio botanico e Coordinatore del Giardino –. “Le piante hanno un ciclo vitale articolato in fasi di nascita, crescita, maturità, senescenza e morte che dobbiamo tenere in considerazione nell’ottica di progetti di restauro del verde che mirino, attraverso la sostituzione degli esemplari arrivati a fine ciclo o che si trovano in condizioni di deperimento fisiologico ed instabilità strutturale, al mantenimento della identità del Giardino e della sua consistenza botanica. Non possiamo permetterci di perderne delle porzioni e nello stesso tempo dobbiamo cercare di garantirne una fruizione in condizioni di sicurezza”.
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