"Talvolta i desideri diventan realtà: - affermano i Consiglieri comunali Tommaso Grassi e Ornella De Zordo - é proprio il caso di definire così la felice storia di una giovane che nel 2012 veniva presentata dalla stampa come filosofa appassionata d'arte,
la cui madre proprietaria della storica argenteria Parenti di Via Tornabuoni, aveva ospitato nel suo negozio venticinque opere dello scultore Antonio Crivelli. Solo due anni più tardi si trova ad essere la curatrice insieme a Sergio Risaliti della mostra di Pollock a Firenze, organizzata con il Comune di Firenze nel palazzo dell'ex tribunale di piazza San Firenze. Una delle più importanti mostre fiorentine organizzate per l'anno michelangiolesco."
"Abbiamo chiesto oggi una risposta e una valutazione da parte dell'Amministrazione sulla evidente, almeno secondo noi, inopportunità di questo intreccio anche dopo che nel fine settimana era apparso sul Corriere Fiorentino che la stessa persona si sposerà a breve con l'esponente renziano Dott. Marco Carrai, plurinominato nelle partecipate del Comune di Firenze e salito agli onori della cronaca per aver ospitato gratuitamente a Firenze in un appartamento da lui preso in affitto lo stesso Sindaco Renzi. La risposta dell'Assessore Givone é stata politicamente imbarazzante: si é limitato a sostenere che il progetto é bellissimo e che alla base della mostra vi sono ragioni scientifiche e culturali, tutti elementi che peraltro nelle tre pagine scarse allegate alla delibera di Giunta che concede lo spazio non si trovano, così come non sono indicate né le opere che verranno esposte, né gli aspetti organizzativi.
Nessuno vuol mettere in dubbio il valore culturale e artistico di un progetto che prevede di ospitare opere d'arte del maestro Pollock a Firenze ma quello su cui non possiamo tacere é l'inopportuna connessione tra la curatrice e l'entourage del Sindaco: niente di illegale ma avendo il Comune scelto senza bando proprio la proposta presentata dalla futura moglie di Carrai qualche perplessità può nascere."
"Renzi ha più volte detto ai giovani che in Italia dovremmo iniziare a fare le cose 'perché si sa fare qualcosa e non perché si conosce qualcuno': - concludono - Ma in questo caso, visto che sembra improbabile la miracolosa trasformazione da filosofa a curatrice della più importante mostra fiorentina del 2014, conoscere qualcuno, e in particolare il miglior amico di Matteo Renzi, forse ha aiutato?"
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