In Regione audizioni sull'ampliamento dell'aeroporto

Ancora integrazione al Pit - per la definizione del Parco agricolo della Piana fiorentina e per la qualificazione dell'aeroporto di Firenze - con una nuova audizione nelle Commissioni Trasporti e Territorio del Consiglio regionale, riunite in seduta congiunta, per fare il punto con gli amministratori delle Province e dei Comuni interessati. ''E' arrivato il momento di mettere tutte le carte in tavola - ha affermato il presidente della Commissione Trasporti Fabrizio Mattei (Pd) - per sapere con chiarezza l'incidenza dei costi, le rotte da seguire, le sinergie con Pisa, l'impatto sanitario richiesto a gran voce dalle comunita'. Personalmente - ha continuato il presidente -, sono dell'opinione che alcuni dati non siano stati sufficientemente istruiti e sta a noi approfondire tutta una serie di questioni prima del dibattito in aula consiliare e della eventuale adozione''. E se per Mattei ''devono esserci dati e costi certi'', anche per il presidente della Commissione Territorio e ambiente Gianfranco Venturi (Pd) ''ci sono strumenti per andare avanti, quindi per giudicare se siamo convinti oppure no: 'o si approva o si va a casa' non e' argomento che mi appassiona - ha sottolineato - non siamo qui a parlare e decidere con una sentenza gia' scritta''. Nel corso delle audizioni, ieri pomeriggio a palazzo Panciatichi, avevano portato il loro contributo Lamberto Gestri, presidente della Provincia di Prato; Gianni Gianassi, sindaco di Sesto Fiorentino; Alessio Biagioli, sindaco di Calenzano; Emiliano Fossi, primo cittadino di Campi Bisenzio; Paolo Pecile, assessore all'urbanistica del Comune di Signa; Marco Martini, sindaco di Poggio a Caiano. Il presidente della Provincia di Prato Gestri - lamentando la totale assenza di studi di impatto sul territorio pratese - ha parlato di incongruenze tecniche, di dati e percorsi approssimati, ''per una pista sbagliata nel posto sbagliato''. Con documenti e studi alla mano, Gianassi ha chiesto garanzie e chiarimenti, arrivando ad una conclusione categorica: ''Fate questo diavolo di aeroporto, ma non vogliamo essere presi in giro''. Anche Biagioli si e' soffermato sulle garanzie: ''Si ha come l'impressione di non poter piu' dire di no all'aeroporto e invece, in termini di buon senso, occorre lavorare per cercare condizioni di tutela per la qualita' della vita e dell'interesse pubblico''.