L'unificazione di tutti i piani di protezione civile. E l'aggiunta di altre tipologie di rischi (sui quali sono competenti altri enti) che possono coinvolgere il sistema di protezione civile del Comune di Firenze per il supporto logistico e l'assistenza alla popolazione: quello ambientale, quello chimico-industriale e dei trasporti di sostanze pericolose, le emergenze in ambito urbano (come le fughe di gas ed il crollo di edifici) e gli eventi a rilevante impatto locale.
Sono queste le novità contenute nella delibera dell'assessore Alessia Bettini approvata questo pomeriggio dal consiglio comunale.
«A Firenze, nel corso del 2015 – ha ricordato l'assessore Bettini nel suo intervento – l'amministrazione ha dato il via libera ai principali piani di protezione: la parte generale che delinea tutta l’organizzazione del sistema e quelli relativi al rischio idraulico, al rischio idraulico, al rischio sismico e, infine, al rischio neve, giaccio e basse temperature».
«In una logica di semplificazione – ha aggiunto – si è valutata l’opportunità di unificare i piani già adottati dando vita ad un unico piano di protezione civile, suddiviso in parti che facilita la lettura complessiva sia dei rischi, sia della metodologia di intervento di tutti i soggetti appartenenti al sistema».
La nuova normativa, del resto, ha visto l'introduzione del “Codice della protezione civile” che ha accorpato in un unico testo tutta la normativa disciplinante i vari aspetti della materia.
«Il lavoro di sistematizzazione dei piani – ha spiegato l'assessore Bettini – ha anche riguardato le procedure operative, che sono state in gran parte accorpate e rese di più facile lettura e applicazione».
Sono stati quindi disciplinati nuovi rischi come quello degli incendi boschivi o quello sanitario, sociale e veterinario. E, appunto, aggiunti nuovi tipo di rischi come quello ambientale, chimico-industriale e dei trasporti di sostanze pericolose.
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