Niente stop all’imposta di soggiorno. I giudici della prima sezione del Tar della Toscana hanno respinto il ricorso contro il Comune presentato tra gli altri, da Confindustria Firenze, Aia Federalberghi Firenze e Confesercenti Firenze.
Le tre associazioni di categoria e gli altri ricorrenti si erano rivolti al tribunale amministrativo regionale per fare annullare il regolamento relativo all’imposta, in vigore dal 1 luglio.
La Cna, invece, aveva rinunciato al ricorso dopo aver preso visione di una prima proposta di modifica del regolamento prodotta dall'amministrazione comunale. Nei mesi precedenti i giudici avevano respinto la richiesta di sospensiva, ritenendo «meritevoli di approfondimento» le sette eccezioni sollevate nel ricorso, che sono state approfondite e discusse nell’udienza di merito del 7 novembre scorso. Sulla base di questa decisione l’amministrazione comunale, quindi, aveva proceduto nell’applicare le nuove disposizioni, offrendo tutto il supporto necessario per informare alberghi, turisti e cittadini sull’imposta e le modalità di riscossione.
Davanti ai giudici le tre associazioni di categoria e gli altri ricorrenti contestavano, tra l’altro, quel punto del regolamento che «commisura l’imposta» con le ‘stelle’ (o ‘spighe’ o ‘chiavi’) delle strutture recettive. Da parte sua il collegio, pur sottolineando che il sistema prescelto, «non sia ottimale» e, come tale, «perfettibile in prosieguo di tempo con successivi interventi dell’amministrazione che tengano conto dei rilievi di ordine tecnico messi in luce dagli albergatori», «non risulta illegittimo», in quanto «la classificazione delle strutture ricettive» evidenzia con certezza «caratteristiche qualitative via via crescenti delle strutture medesime cui è collegato un aumento del prezzo richiesto ai clienti» in modo che «l’imposta vien a porsi in rapporto di proporzionalità con il prezzo».
Inoltre, sempre secondo il Tar, «il sistema prescelto risulta di facile semplicità applicativa in ciò favorendo anche gli operatori economici del settore».
"Gli introiti della tassa – hanno ricordato il vicesindaco Dario Nardella e l’assessore al turismo Cristina Giachi – sono investiti direttamente per migliorare l’accoglienza turistica o, indirettamente, servono per liberare risorse fondamentali per migliorare la qualità della vita in città, quella dei residenti ma anche quella di chi le visita. I bilanci degli enti locali hanno subito tagli così pesanti che è diventato impossibile mantenere uno standard elevato di servizi per i turisti e i cittadini".
"Questa tassa – hanno aggiunto Nardella e Giachi – che è presente da anni, e con diversi nomi, nelle principali capitali europee come a New York. I turisti, quindi, sono già abituati a pagarla e sanno bene che la loro presenza nelle città che visitano implica costi che queste ultime devono affrontare".
"La sentenza conferma la bontà delle scelte dell’amministrazione – hanno concluso – difese con competenza dall’avvocatura del Comune".
A commentare la notizia anche il consiglire d'opposizione Mario Razzanelli (Lega Nord) “Una volta tanto possiamo notare con soddisfazione che la giustizia funziona. Con la sentenza di oggi da parte del Tar è stato infatti respinto il ricorso fatto da alcuni albergatori e altri soggetti, e di conseguenza viene confermata l’applicazione della tassa di soggiorno a Firenze”.
“A suo tempo in consiglio votai a favore della delibera che istituiva la tassa di soggiorno. Sono da sempre a favore di questo provvedimento, che auspicavo già oltre dieci anni fa, quando ero presidente della sezione Moda della Confindustria, e che tornai ad appoggiare quando a proporla fu il sindaco Domenici. Gli 11 milioni di turisti che visitano la nostra città ogni anno hanno un costo elevato per l’amministrazione comunale; è più che giusto, sacrosanto e nell’interesse di tutti che i turisti contribuiscano al bilancio della nostra città, patrimonio dell’Umanità. Trovo del tutto infondata la preoccupazione degli albergatori. Il versamento da 1 a 5 euro in base alle stelle delle strutture non toglierà un solo visitatore a Firenze. Bene quindi la tassa di soggiorno, bene averne accelerata l’applicazione, e bene che sia stata scongiurato il suo blocco” ha aggiunto Razzanelli.
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