"Ormai sulla linea 2 della tramvia siamo alle comiche. Dopo gli annunci a vuoto degli scorsi mesi sulla data di messa in esercizio, oggi il sindaco Nardella afferma che la colpa dei ritardi nei lavori e delle difficoltà delle ditte è di Forza Italia e Fratelli d'Italia.
Per noi va bene, se è questo il film che vuole vedere faccia pure, ma se crede che i fiorentini gli credano si sbaglia di grosso; parlano i fatti". Questa la dichiarazione di Jacopo Cellai e Francesco Torselli, rispettivamente capigruppo di Forza Italia e Fratelli d'Italia, in risposta alle dichiarazioni del sindaco Dario Nardella, che questa mattina ha incontrato al cantiere di viale Belfiore i rappresentanti delle aziende del subappalto, che hanno sospeso i lavori della Linea 2 per i gravi ritardi nei pagamenti da parte dell'appaltatrice Grandi Lavori Fincosit, che ha chiesto l'ammissione al concordato in continuità.
"Il sindaco ci accusa di 'usare i lavoratori'? Ridicolo, oltreché offensivo. Questa mattina non siamo voluti essere presenti al cantiere proprio perché non intendiamo strumentalizzare chi è stato danneggiato dagli errori del Comune, come invece ha fatto lui – aggiungono i due esponenti del centrodestra –. Il PD, invece di lanciare astruse accuse nei nostri confronti, abbia il coraggio di convocare i rappresentanti delle ditte in subappalto nella sede opportuna, in commissione consiliare. Intanto, dai banchi dell'opposizione, noi continuiamo a fare il nostro lavoro: chiedere di sapere cosa sia successo e chi abbia sbagliato; per questo abbiamo presentato un question time e chiediamo che nel consiglio di lunedì la giunta faccia una comunicazione sulla vicenda".
"Nardella deve delle risposte, e le deve ai fiorentini prima che a noi: perché il Comune ha continuato i pagamenti nonostante la stazione appaltante avesse sospeso i suoi alle ditte? E perché non ha deciso di chiedere il pagamento diretto prima, ma solo dopo che per un anno, da agosto 2017, Glf non ha pagato i lavoratori? Caro sindaco, lei ci accusa di fare campagna elettorale, ma dovrebbe piuttosto rivolgere l'accusa a se stesso. Stia al merito, e risponda alle nostre domande. Solo così potrà dimostrare di essere un primo cittadino che si prende le proprie responsabilità, e magari trae le debite conseguenze degli errori fatti, allontanando chi è responsabile di questo disastro. Anche se, politicamente, sa bene di esserlo lui stesso..." concludono Cellai e Torselli.
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