Si è tenuta stamani, presso la sala stampa Manuela Righini dello stadio Artemio Franchi di Firenze, la consueta conferenza stampa del tecnico alla vigilia della partita. Domani, alle ore 18:00, la Fiorentina affronterà l'Empoli nella sfida valida per il quarto turno eliminatorio della Coppa Italia 2011 – 2012.
Ecco le principali dichiarazioni del mister Delio Rossi alle domande dei cronisti.
“Come ci si prepara alla sfida di domani? - Penso che tutte le competizioni vanno onorate, in questi ultimi anni ho vissuto la Coppa Italia da protagonista e se si va avanti si può mettere in bacheca un trofeo importante, domani ho 3 o 4 esigenze e non tutte si sposano...devo passare il turno, osservare alcuni giocatori, tenere conto dei giocatori in vista della partita di domenica e quindi devo schierare in campo una formazione logica, in ogni modo, per me l'Empoli vale il Milan. La gara con i rossoneri – prosegue - l'ho rivista un paio di volte in TV e l'ho analizzata con i giocatori, ma non posso essere troppo pignolo se ancora i miei uomini non sanno ciò che voglio, in dieci giorni è impossibile trasmettere tutti i concetti, adesso, più che loro, sono io che devo capire se la squadra mi può garantire la mia idea di gioco”. “Vargas? - Ha grandi qualità, ultimamente ha quasi sempre giocato da esterno alto e utilizzarlo come terzino sarebbe rischioso”.
“Babacar, Felipe e Marchionni? - Ho molti giocatori a disposizione e finché non cambiano le regole posso convocare un numero definito di giocatori...non ho nessuna preclusione nei confronti di nessuno, ma visto che sono arrivato da poco mi sto affidando a coloro che hanno giocato di più. Babacar ha qualità, ma non devo bruciarlo dandogli grandi aspettative, non devo caricare grandi responsabilità sui ragazzi, prima devo costruire la torta e poi metterci le ciliegine”.
“Sto focalizzando due, tre dettami e la squadra sta recependo, ma ci vuole tempo e non me la sento di quantificarlo, certo mi auguro che ce ne voglia poco, un'infarinatura generale penso di darla in venti giorni, ma per raggiungere il 100% possono essere necessari anni, io non sono mai contento della mia squadra, anche quando va bene”.
“Silva? - Non lo conosco, ma mi sembra che sia entrato in campo col giusto atteggiamento, così come il resto degli uomini, chi più e chi meno si è messo a disposizione”.
“La crisi del calcio italiano? - Penso che non sia il più bello, ma è il più difficile, è formato da tecnici molto bravi e qui capita che anche una piccola squadra possa mettere in difficoltà le grandi, altrove i risultati sono più scontati, in ogni modo al di fuori del Milan, non penso che nessun'altra squadra possa arrivare in fondo”.
“Montolivo e la posizione sul vertice basso? - Può ricoprire il ruolo, ma dipende anche dai giocatori che lo affiancano”.
“Lazzari? - L'ho visto giocare sulla trequarti e centrocampista di sinistra, col tempo capirò in quale posizione sia capace di dare il meglio”.
“Che cosa mi aspetto da domani? - Visti i convocati, ne approfitterò per osservare qualche altro giocatore e per riscontrare l'impegno di quelli che ho già visionato”.
“Ljajic? - Ci sono i trequartisti che giocano a tutto campo e quelli che giocano solo la fase offensiva, adesso ho bisogno del primo tipo, ossia di quei giocatori che aiutano anche in fase difensiva”.
“Domani – conclude – giocherà Neto”.
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