Per l'anno scolastico 2013-2014 le famiglie italiane spenderanno mediamente 700 euro per ognuno dei loro figli (+27% sul 2012), con punte di oltre 1.000 per chi va al liceo. Solo una famiglia su due ce la fa con il proprio reddito (l'anno scorso erano state il 60%), le altre devono ricorrere ai propri risparmi, all'aiuto di parenti e amici e a prestiti. In crescita tutte le voci di costo, per incidenza sul bilancio familiare: +8% per i libri, +7% per i trasporti, +5% per il computer. Eccezione la cancelleria (-8%). Ancora internet e usato sono i canali scelti per risparmiare sull'acquisto dei libri. Questo il quadro tracciato dall'Osservatorio mensile Findomestic. Sempre secondo Findomestic non e' da escludere che l'incremento delle spese per la scuola possa avere contribuito a generare scontento da parte degli italiani verso il sistema-Paese nel suo complesso: a settembre, infatti, il grado di fiducia e' ridisceso a quota 3,09 (su una scala che va da 1 a 10 e che ha in 7 la sua soglia positiva), il secondo valore piu' basso registrano nel corso del 2013, ''che ha completamente vanificato il timido trend positivo dei mesi estivi''. Un rimbalzo negativo che ''si e' riverberato simmetricamente sul fronte della propensione al risparmio: a settembre il 16,9% degli italiani ha affermato che nei prossimi 3 mesi avrebbe aumentato i propri risparmi. Ad agosto la quota era di quasi cinque punti piu' bassa: 12,1%''.
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