“Dopo la gravissima esclusione del libro setta di stato di Francesco Pini e Duccio Tronci da parte della Regione Toscana dallo spazio a lei dedicato nell'ambito del Salone del libro di Torino ci piacerebbe conoscere l'opinione a riguardo del Sindaco di Firenze.
Il libro – sottolinea la capogruppo de La Firenze Viva Cristina Scaletti – documenta la vicenda della comunità “Il Forteto” diventata tristemente famosa per gli abusi sessuali, i maltrattamenti e le condotte di plagio perpetrati all'interno della comunità e le vicende giudiziarie ad essi collegate, con responsabilità penale riconosciuta dal Tribunale di Firenze che ha condannato condanne fino a 17 anni di reclusione i massimi esponenti e fondatori del Forteto e a pene meno pesanti ad altri 14 componenti.
L'assessore regionale Barni ha sostenuto come motivazione per l'esclusione che il libro fosse fuori tema e che non valorizzasse la Toscana
E pensare che il tema del Salone del Libro di quest'anno è "Oltre i confini". Della Toscana senz'altro no verrebbe da dire, almeno non per il Forteto, che evidentemente deve rimanere qui confinato. Quasi come se fosse Meglio non far sapere.
Non abbiamo letto dichiarazioni da parte di Dario Nardella di presa di distanza dall'assessore regionale Barni circa l'esclusione del libro “Setta di stato dal Salone” e a sostegno invece della sua presenza.
Riteniamo doverosa una presa di posizione ufficiale da parte del Sindaco di Firenze – prosegue la capogruppo Cristina Scaletti – e per tale motivo stamani abbiamo presentato presso la Presidenza del Consiglio comunale di Firenze una domanda di Question Time sulla questione Forteto.
In particolare nel QT chiediamo quale sia la posizione del sindaco Nardella e dell’amministrazione comunale fiorentina rispetto alle ultime vicende, se condivida cioè la gravissima scelta e le motivazioni della Regione Toscana che ha escluso il libro “Setta di Stato” di Francesco Pini e Duccio Tronci dallo spazio della Regione Toscana al Salone del Libro di Torino: un libro che documenta la vicenda della comunità “Il Forteto”
Si chiede quindi se questa esclusione non possa configurasi come una censura nei confronti di un libro che dà voce alle vittime dei soprusi intorno ai quali c'è già stato sin troppo silenzio e conseguentemente se il Comune di Firenze intenda adoperarsi presso la Regione Toscana per fare in modo che ci sia un ripensamento e quindi un'ammissione del libro.
Inoltre – conclude Cristina Scaletti – vista la recente notizia che un liceo di Borgo San Lorenzo ha autorizzato lo stage di due ragazzi presso la comunità Il Forteto, chiediamo all’amministrazione comunale e in particolare al sindaco, anche nella sua qualità di sindaco metropolitano, se sia al corrente di altre scuole fiorentine o afferenti alla città metropolitana che abbiano autorizzato stage formativi all'interno del Forteto”.
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