Scattano le manette per un'imprenditrice cinese di 36 anni. I reati contestati alla donna sono sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte, ammontanti, per l’anno 2009, a circa ½ milione di € e occultamento o distruzione di documenti contabili.
Ad eseguire il provvedimento di custodia cautelare carceraria sono stati, questa mattina, i finanzieri della Compagnia di Empoli, su ordine del GIP Angelo Antonio PEZZUTI.
Tutto è partito nel novembre dello scorso anno, quando le fiamme gialle di Empoli, insieme ai funzionari della Direzione Provinciale del Lavoro, dell’INPS, dell’INAIL, della Polizia di Stato, dei Vigili del Fuoco, USL, hanno effettuato un controlla presso una società di Vinci. La ditta, nota per il confezionamento di capi d’abbigliamento per note griffe della moda italiana, presntava diverse irregolarità. Intanto utilizzava 17 lavoratori completamente “in nero”, di cui 5 clandestini (1 arrestato per non aver ottemperato ad un precedente decreto di espulsione) ed era stata riscontrata la totale assenza della documentazione contabile obbligatoria. Le condizione igieniche dei locali a dir poco pessime.
Le successive indagini svolte dai finanzieri di Empoli, su direttive del PM Giulio Monferini, hanno accertato che la donna era al centro di un collaudato sistema creato per sottrarsi al pagamento delle imposte. Due imprese, intestate a prestanomi (attualmente indagati a piede libero), sempre di origine cinese (tutte ubicate a Vinci), erano di fatto gestite direttamente dall’arrestata (già titolare di una ditta individuale cessata nel 2009). La donna, che compariva nelle due ditte come dipendente, attraverso queste intestazioni fittizie mirava a rendere inefficace le procedure di riscossione coattiva per le imposte non versate. Le due imprese nel 2009 non hanno versato le imposte ai fini delle II.DD. (imposte dirette) ed IVA per circa 500.000 €. Le scritture obbligatorie contabili sono risultate occultate o distrutte in modo da impedire la completa ricostruzione del volume di affari.
Per gli stessi motivi in un’altra occasione (gennaio 2010), la Compagnia di Empoli ha proceduto all’arresto di una cittadina cinese nell’ambito dell’indagine sulle cc.dd. “Imprese Fantasma”.
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