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Continua suscitare reazioni l'intervista all'Unità di oggi del capogruppo del Pd in Palazzo Vecchio, Francesco Bonifazi. "A Firenze manca un'opposizione vera", questa la frase che più di ogni altra ha indignato il centrodestra . A risponderli stavolta è l'omologo Pdl Giovanni Galli: "In una maggioranza appiattita, dove si aspetta sempre l’ordine del sindaco per aprire la bocca, l’unico atto di coraggio è quello di offendere l’opposizione"
"Il capogruppo Bonifazi attacca le minoranze – ha sottolineato l’esponente dell’opposizione – perché sa bene di fare parte di una classe politica che, una volta chiamata a incarichi amministrativi, è risultata incapace di gestire e dare una risposta ai problemi dei fiorentini.
"Quando, come nel caso della pedonalizzazione – ha aggiunto Giovanni Galli – in città è esplosa la rabbia il centrosinistra, nonostante le nostre continue richieste, è continuato a rimanere chiuso nelle sedi politiche e istituzionali, rimandando il confronto in consiglio comunale.
Prima di dire che in città manca l’opposizione bisogna ammettere che manca, soprattutto, il coraggio di ascoltare i cittadini che non la pensano come il sindaco e accettare il confronto con i loro rappresentanti eletti nell’assemblea di Palazzo Vecchio". L'attacco prosegue e diventa sempre più duro: "La maggioranza di centrosinistra che appoggia il sindaco Renzi – ha proseguito il capogruppo del PdL – è utilizzata solo come massa per approvare tutto ciò che serve al ‘capo’. Quando non deve svolgere questa funzione ‘notarile’ allora viene ‘sguinzagliata’ per offendere chi la critica, chi la chiama nelle sede istituzionali a dare conto del suo operato. Al sindaco Renzi piace citare a ripetizione, anche alla Festa della Rificolona, il presidente degli Usa Obama. Ma sembra avere come modello il Re Sole dove lo Stato era il re, proprietà e patrimonio del re, e così l’ esercizio della giustizia e dell’amministrazione, la pace e la guerra. Renzi si è fatto il paladino di un nuovo modo di fare politica che, in realtà, è divento rivincita e trionfo del vecchio, ovvero moralismo astratto e sterile e occupazione di ogni ‘poltrona’ utile a allargare potere e consenso". Poi uno sguardo al passato; "la sinistra che ho conosciuto io – ha ricordato Giovanni Galli – sarebbe morta dalle risate nel vedere all’opera una maggioranza schierata pancia a terra sulle scelte del sindaco. Dalla vecchia sinistra è nata un classe dirigente di altissimo livello e nessuno dei suo vecchi esponenti avrebbe accettato, ad esempio, Bonifazi anche come segretario di un circolo Arci.
Le opposizioni in consiglio comunale, comunque la pensi Bonifazi, ci sono e lavorano – ha concluso il capogruppo del PdL – quando c’è stata la discussione sul bilancio abbiamo presentato decine di emendamenti per migliorarlo e garantire un futuro serio e di sviluppo per Firenze. Sono stati regolarmente e velocemente bocciati, solo perché le proposte erano dell’opposizione. La maggioranza ha invece preferito fare solo qualche dichiarazione di circostanza e poi ha votato compatta, come le era stato ordinato. Un bell’esempio di democrazia del Duemila".
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