Il 5 ottobre 2009 la Giunta del Comune di Firenze approvò il progetto definitivo presentato dalla ACF Fiorentina per la riqualificazione architettonica e funzionale, nell’Area “Campini”, l'attuale centro sportivo dove si allena la prima squadra viola. I lavori, dopo l'ok al progetto esecutivo il 7 maggio 2010, durarono circa un anno e mezzo per riqualificare gli edifici esistenti e la costruzione ex novo della palestra; nel settembre 2011 il primo taglio del nastro per la parziale conclusione degli interventi.
Per arrivare ad intervenire nella zona attigua allo stadio Artemio Franchi - di proprietà pubblica e già con destinazione ad area sportiva - il cammino fu lungo e travagliato. Rileggendo le cronache dell'epoca si scopre che, prima del via libera definitivo, se ne discuteva già da 4 anni. L'ex ed amatissimo mister gigliato Cesare Prandelli sponsorizzò non poco la necessità di ammodernare le strutture per gli allenamenti, ma ad usufruirne fu il suo successore Sinisa Mihajlovic (con risultati sportivi ben diversi rispetto all'allenatore di Orzinuovi). Un infinito tira e molla tra Palazzo Vecchio e gli ex proprietari del Club gigliato, con progetti rispediti al mittente poiché ritenuti troppo impattanti e querelle sulla ripartizione dei costi da dividere tra pubblico e privato (il primo disegno prevedeva che l'edificio che ora vede come struttura principale la palestra fosse alto 4 piani e perciò troppo incombente sull'area).
Eugenio Giani (ex Assessore allo sport di Palazzo Vecchio ed ora candidato Governatore della Regione Toscana per il centrosinistra) parlava di mini-centro-sportivo pronto da gennaio 2008, trascorsa quella data iniziò la discussione per la realizzazione della palazzina per la palestra.
Lo scorso ottobre il neo proprietario Rocco Commisso ha acquistato i terreni nel Comune di Bagno a Ripoli: oltre 25 ettari acquisiti da tre proprietari distinti.
Nel novembre 2019 il progetto preliminare e già nel gennaio 2020 il Comune guidato dal Sindaco Francesco Casini ha adottato la variante urbanistica.
Una strada percorsa col turbo dall'Amministrazione di Bagno a Ripoli, rallentata (come tutti i procedimenti urbanistici) dalla pandemia ed alcune questioni con la Sovrintendenza che nel caso del Centro Sportivo nel comune alle porte di Firenze, oltre ad altri aspetti, tiene particolarmente sott'occhio la tutela del paesaggio.
Se con la conferenza dei servizi non ci saranno ulteriori sorprese entro l'autunno tutti i procedimenti autorizzativi saranno ultimati e la Fiorentina potrà iniziare ad edificare la nuova casa viola. Commisso è un imprenditore (questo non va dimenticato) sono comprensibili certi suoi timori (meno comprensibili sono le continue esternazioni pubbliche con reiterati attacchi alla Soprintendenza), ma considerando che si deve operare su un terreno vergine e ciò che accadde in passato per arrivare a ristrutturare un impianto esistente come i “Campini”, gli intoppi sorti fino ad oggi a Bagno a Ripoli, per ora, sono bazzecole.
Donato Mongatti
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