Tubi in amianto acquedotto, Bramerini: La sostituzione a carico dei cittadini

"Le fibre di amianto nei condotti dell'acqua risultano assenti in quasi la totalità delle analisi effettuate, secondo una prima campagna di indagini e campionamenti realizzate dai gestori del servizio idrico integrato".

Così l'assessore all'ambiente della Regione Toscana, Anna Rita Bramerini, rispondendo in Consiglio regionale ad un'interrogazione di Mauro Romanelli (Gruppo misto) sulla presenza di tubature in cemento amianto nella rete di Publiacqua.

L'Autorità idrica toscana ha completato il censimento delle reti di acquedotto realizzata in cemento amianto e che su 33 mila chilometri di condotte acquedottistiche in Toscana il cemento amianto è poco più di 1900 Km, ossia il 6%.

Nel caso relativo al territorio gestito da Publiacqua spa, che riguarda tra l'altro anche la rete idrica di Firenze, si parla di 247 Km di condotte in cemento amianto, pari al 3,48%, su 7100 complessivi.

"Il rappresentante dell'Ispo ha riferito che l'istituto superiore di sanità ha costituito un gruppo di lavoro che ha definito metodica e metodologia dei campionamenti e controlli per la ricerca di fibre di amianto nelle acque. Questo porterà a risultati confrontabili".

Alla richiesta di confermare l'impegno all'utilizzo di risorse interne da parte del gestore senza

aggravio in bolletta per i cittadini, Bramerini ha precisato che la modalità di organizzazione dei controlli è facoltà dei gestori e che "i costi possono essere solo ricompresi in costi gestionali e da imputarsi a tariffa". Per Romanelli questa "sarebbe l'occasione per portare avanti opere di svecchiamento delle tubature che hanno perdite consistenti" e "gli oneri a carico dei cittadini per rifare le tubature, segnano un passo indietro, dovrebbero essere a carico dei gestori e non in bolletta".

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