La tragica morte alla caserma Fadini dell’artificiere Giovanni Politi, sovrintendente capo di polizia, resta ancora avvolta nel mistero. Il pm ha disposto l’autopsia sulla salma dell’uomo ed il sequestro dei locali interessati dall’incendio.
Gli investigatori stanno cercando di capire, cosa possa essere successo per causare quella deflagrazione. La stanza dove è morto il 52enne è un deposito-guardaroba con gli armadietti degli agenti e vengono lasciati alcuni materiali e attrezzature di lavoro.
E’ su questo punto che si devono concentrare gli investigatori? Al momento resta il dubbio se le esplosioni abbiano innescato l'incendio o viceversa, mentre la polizia scientifica è al lavoro per ricostruire la dinamica di quella che, appare, un’assurda tragedia.
Intanto, ieri è stato sentito il collega di turno del sovrintendente che, però, ha spiegato di essere tornato a casa appena finito il turno, al contrario della vittima, che si è fermata nello spogliatoio a fianco del nucleo artificieri.
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