Nicola Martini, Mason's: "Ecco il nostro uomo militare in stile rock"

Nicola Martini, stilista e responsabile dello storico marchio toscano d'alta moda di Mason's ha deciso ancora una volta, come già accaduto da almeno 4 anni, di mostrare la sua collezione di capi per l'estate 2017 nella sede del Four Season a Firenze nello stesso periodo in cui alla Fortezza da Basso si svolge la 91esima edizione di 'Pitti immagine'. Non una maniera di distaccarsi dalla keresse di moda fiorentina per eccellenza ma di rendersi unici agli occhi soprattutto dei propri clienti con cui si è creato un feeling che va oltre il solito vendere ed acquistare capi di alta sartoria. “Noi abbiamo uno 'storico' di mondo militare per i nostri capi, siamo stati uno dei primi marchi italiani a sdoganare in qualche maniera il concetto di militare -ha raccontato Nicola Martini a margine della presentazione della sua collezione-E' chiaro che siamo assolutamente pacifisti, assolutamente contrari a qualsiasi tipo di guerra. Abbiamo preso i sapori dalle influenze arrivate dagli americani che sono venuti in Italia, siamo partiti dai mercatini dell'usato per andare a recuperare il vintage ed in questo momento abbiamo deciso di fare una declinazione diversa. E'un militare rivisto, i camuflage non sono piu' netti come lo erano una volta, sono diventati sul nero, di colori scuri, quindi questo gli dà un taglio militare diverso, che noi definiamo fuso con il rock. Un mondo militare trasformato, borchiato, lo abbiamo pecettato, gli abbiamo messo un sacco di applicazioni, ed insieme abbiamo reso il tutto particolare con una grande personalità. Ci sono un sacco di aziende italiane, toscane, anche vicine a noi che producono queste pietre particolari, queste borchiette, dei ricami incredibili, che riescono a realizzarle in maniera super, con lavaggi importanti, e siamo riusciti a mettere su tutti i capi queste lavorazioni particolari, ed abbiamo reso questi capi in maniera super esclusiva. Abbiamo creato questa collezione che parte con concetti militari, rendendola super sofisticata e diversa da quelle che si possono trovare oggi sul mercato. Il camuflage che era tipico simbolo del militare vero, è stato trasformato in un concetto totalmente diverso nei suoi colori”. Sfilata particolare quella di quest'anno di Mason's che ha messo in scena una sorta di parata militare in cui i modelli fanno finta di fare esercitazioni e corse in una sala meravigliosa del 'Four season's' di Firenze. “Stiamo cercando di trasmettere ai nostri compratori di stampo internazionale questa italianità, toscanità, insieme al voler testimoniare di dare un carattere ai nostri capi-ha aggiunto Nicola Martini-Dare personalità ai prodotti che facciamo è super perchè ci rende diversi da gruppi grossi che fanno dei volumi incredibili, che stanno iniziando ad entrare nel mercato italiano o lo hanno conquistato pezzo dopo pezzo, togliendo risorse ai marchi italiani, ma noi dando personalità creiamo dei prodotti che nel mercato non ci sono e quindi o vengono a comprarli da noi, o non li trovano. Noi abbiamo un carattere proprio dando al nostro genere l'unicità”. Ma Nicola Martini è deluso dalla mancanza di fare sistema della moda italiana che ha permesso ai marchi stranieri di invadere il Belpaese nei vestiti e negli accessori? “Abbiamo un carattere noi italiani particolare-ha risposto il titolare del marchio Mason's- Siamo bravissimi a costruire prodotti che non esistono sul mercato e siamo un po' meno bravi a raccontare la storia di dove arrivano questi prodotti. Facciamo fatica a raccontare il nostro life-style perche' la gente, il consumatore finale, quando nelle occasioni in cui riusciamo a trasferire questo messaggio, lo recepisce. Se riuscissimo come sistema Italia a trasferire questo sapore di italianita', faremmo meno fatica ad esportare quello che facciamo. Ci sono una valanga di marchi che riescono a raccontare il nostro life-style e non potrebbero farlo. Tom Ford da' ai suoi profumi tutti nomi italiani. Quindi questo la dice lunga di come si possa utilizzare l'Italia e pubblicizzare la sua storia e la sua particolarità. Dobbiamo tornare a dare posti di lavoro, vendere i nostri prodotti e raccontare cosa facciamo, dove lo facciamo e perchè lo facciamo con la nostra italianità. Dobbiamo fare un sano lavoro, che porti a piu' posti di lavoro, in un sistema che in Italia è fermo mentre in giro c'è vitalità ed in Europa, i tedeschi ad esempio, sono piu' bravi di noi”.