Temperature roventi e siccità hanno fatto sprofondare del 50% la produzione di miele toscano. A parlare della situazione estremamente critica del settore è la Confagricoltura con Gianluca Ghini, che fa parte anche dell’associazione toscana apicoltori:
“E’ stata un’annata devastante per il miele toscano – commenta Ghini - la stagione estiva ha danneggiato enormemente il settore dell’apicoltura perché il grande caldo che ha fatto innalzare le temperature anche sopra i 40 gradi e il periodo prolungato di siccità hanno ucciso una gran parte delle api, ma il clima rovente ha influito negativamente anche sulle fioriture. Le api rimaste non hanno trovato sufficiente nutrimento, la quantità di nettare e polline è stata nettamente inferiore a quella degli altri anni”.
Nelle zone del Casentino e della Valdichiana, nel Senese e nel Grossetano, nelle zone di Pistoia e Lucca dove è concentrata la produzione di miele toscano si parla di un dimezzamento del prodotto arrivato sul mercato a prezzi più alti degli anni scorsi: “Speriamo adesso che sia riconosciuto lo stato di calamità per tutto il settore agricolo e che un sostegno sia riconosciuto anche per gli apicoltori”, conclude Ghini.
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