Un’estate lunga sei mesi, contemporanea al periodo di Expo, che ha visto coinvolti quasi 100 operatori culturali per oltre 700 appuntamenti di musica, letteratura, arte e cinema e circa un milione di presenze.
Questi i numeri più significativi dell’Estate fiorentina 2015, iniziata appunto sei mesi fa e che adesso si avvia alla conclusione.
“L’Estate fiorentina è stata il più grande festival multidisciplinare d’Italia – ha detto il sindaco Dario Nardella, presentando il bilancio dell’Estate con il curatore Tommaso Sacchi –. L’esperimento di un’estate ‘lunga’ ha funzionato bene e sarà riproposto il prossimo anno, con alcune novità, tra le quali l’aumento del budget, che sarà portato a 500 mila euro”.
Tra le altre novità, il bando per gli operatori culturali che uscirà entro fine febbraio e sarà in italiano e per la prima volta anche in inglese, per coinvolgere soggetti anche dall’estero; l’inserimento tra i luoghi estivi del Piazzale Michelangelo, prossimo alla pedonalizzazione e riqualificazione; l’inizio ufficiale fissato al 30 aprile, data della Notte Bianca.
“Tra le iniziative che stiamo preparando – ha annunciato Nardella – anche quella di ‘100 concerti in 100 musei’ con il festival di archi String city, un evento con Pitti a giugno e uno al cimitero degli Allori a 100 anni dalla pubblicazione dell’Antologia di Spoon River”.
Il filo conduttore della manifestazione è stata la contemporaneità, con le mostre di Gormley al Forte Belvedere, Kounellis al Bargello, Currain e Pirri al museo Novecento, Koons a Palazzo Vecchio. Gli spazi coinvolti sono stati 10 (i Giardini dell’Orticoltura, di Campo di Marte e dei Cigni della Fortezza da Basso, le Murate, la Limonaia di Villa Strozzi, la Terrazza sull’Arno, Piazza Demidoff, piazza Tasso, piazza del Carmine, Parco dell’Anconella). Il cuore pulsante della rassegna è stato il Parco delle Cascine, uno degli spazi più importanti della città, con il ritorno dei concerti all’aperto (David Gilmour, Patti Smith, gli Einsturzende Neubauten e i Litfiba).
Secondo un’indagine realizzata tramite questionario e consegnata ai frequentatori degli eventi o raccolta tramite internet, gli utenti dell’Estate sono stati il 53% donne, con una maggioranza della fascia di trentenni. La musica è quella che ha attirato di più (80%) e tra i mezzi preferiti per spostarsi è stata indicata la bicicletta (29%).
“L’Estate si chiude sicuramente col segno più – ha sottolineato Sacchi, che è stato confermato nel suo incarico anche per l’Estate fiorentina 2016 -, con sei lunghi mesi che hanno trasformato dieci luoghi in dieci presidi di cultura straordinari. Punti di forza sono stati la diffusione omogenea degli appuntamenti durante tutti i mesi e in tutta la città, l’eccellente qualità degli operatori culturali, e il rapporto capillare e proficuo con i Quartieri”.
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