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giovedì, 26 settembre 2013 - 17:58
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Colantuono: "Fiorentina aggressiva, Rossi è tornato il campione che era"

Immagine articolo - Il sito d'Italia

''La Fiorentina e' una squadra forte, rispetto all'anno scorso la rosa e' stata potenziata. Percio' non credo che risentira' delle assenze''. Stefano Colantuono non si fa illusioni: anche senza Gomez, Cuadrado e Pizarro la squadra di Montella resta ''fuori target''. ''Per contrastarli ci vorra' un'Atalanta gagliarda, come quella che in parte ho visto a Napoli. Pero' senza gli errori che ci sono costati la sconfitta'' sottolinea il tecnico. Tra i nerazzurri ci sara' qualche novita', dovuta pero' piu' che altro al turn over: nessuna bocciatura per chi stara' fuori. ''Giocheremo tre partite in una settimana, sara' obbligatorio gestire bene le forze''. Contro i viola il candidato a sedersi in panchina e' Bonaventura, non al top finora. ''Ci puo' stare, ma non e' detto. Ora valutero' bene il da farsi e poi decidero': domani, quando lo speaker leggera' le formazioni, saprete...'' sorride Colantuono, che confermera' il 3-5-2. ''Quest'anno il nostro perno tattico e' il centrocampo - spiega -, che sara' sempre a tre: abbiamo i giocatori giusti per giocare in questo modo. Poi potremo modificare qualcosa dietro o davanti, ma cambiera' poco''. Al posto di Bonaventura potrebbe giocare Livaja, ma anche dietro non si escludono sorprese: Canini potrebbe rilevare uno dei tre titolari, magari Yepes. Interpreti a parte, il copione costringera' a recitare una parte difficile, quella degli avversari di una temibile Fiorentina. ''E' una squadra con un approccio molto aggressivo, che gioca sempre all'attacco - osserva Colantuono -. Rossi e' tornato il campione che era, devo fargli i complimenti. Montella poi e' un grande allenatore e un ragazzo intelligente. Mi piace perche' smorza sempre i toni: l'ha fatto anche questa settimana dopo le polemiche di domenica''. Anche per questo, Colantuono non teme che le lamentele viola seguite al match con il Cagliari possano condizionare la terna arbitrale: ''Non credo ci sia questo pericolo, gli arbitri sono bravi professionisti. Piuttosto bisognerebbe capire che devono decidere in un secondo. Sbagliare ci sta, fa parte del gioco. A caldo magari ci si arrabbia, poi pero' dovremmo comprendere che alla fine tutto torna''.

 
 

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