La storia infinita dei ricorsi elettorali sulle elezioni regionali in Piemonte sembra non aver fine. L’ultima in ordine di tempo giunge dal Consiglio di Stato. Nell’ambito di un procedimento amministrativo sull'ammissibilità della lista "Pensionati per Cota" di Michele Giovine, il Consiglio di Stato – a cui si erano rivolti i legali di Mercedes Bresso - avrebbe sollevato una questione di legittimità costituzionale, sul ruolo del Tar. La norma presa in esame, in particolare, sarebbe quella che non permette ai Tar di pronunciarsi direttamente sull'autenticità delle firme elettorali.
Si è tenuta questa mattina l'ennesima udienza a carico della lista "Pensionati per Cota" e, in particolare, del consigliere regionale Michele Giovine e suo padre con l'accusa di aver falsificato l'autenticazione delle firme necessari alla presentazione della lista e alcuni moduli di candidatura.
Dopo la sentenza dello scorso dicembre con cui il Consiglio di Stato, andando contro il TAR del Piemonte, ha bloccato definitivamente il riconteggio delle schede elettorali delle elezioni regionali, continua l'odissea circa la vicenda legata alla lista Pensionati per Cota. Riprenderà, infatti, mercoledì prossimo il processo contro Michele Giovine, accusato di irregolarità nella presentazione della lista e delle relative candidature in occasione delle elezioni dello scorso marzo.
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