«Riconfermo l'impegno della regione ad assicurare all'Accademia della Crusca i 200 mila euro promessi per il 2011». Lo afferma il presidente della Toscana Enrico Rossi in risposta ad una nota del consigliere regionale Locci del Gruppo misto.
Un percorso espositivo sulla storia della lingua italiana nei 150 anni dell'Unità d'Italia. Con questo obiettivo Società Dante Alighieri, Accademia della Crusca e Associazione per la Storia della Lingua Italiana (Asli) hanno promosso congiuntamente la mostra «Una di lingua. La lingua italiana negli anni dell'Italia unita», che è stata inaugurata ieri a Firenze, nella Biblioteca delle Oblate, dove resterà aperta fino al 30 novembre.
Proporre un percorso espositivo sulla lingua italiana negli anni dell'Unità d'Italia. Con questo scopo comune Società Dante Alighieri, Accademia della Crusca e Asli (Associazione per la Storia della Lingua Italiana) promuovono congiuntamente la mostra "Una di lingua. La lingua italiana negli anni dell'Italia unita", che sarà inaugurata l'11 ottobre prossimo alle ore 17.30 a Firenze, nella Biblioteca delle Oblate.
«I tagli non possono colpire indiscriminatamente le istituzioni prestigiose come la Crusca. L'Accademia deve essere salvata. A maggior ragione, nell'anno in cui celebriamo il 150/mo anniversario dell'Unità d'Italia, non possiamo colpire l'unica grande istituzione a tutela della nostra lingua nazionale, una delle nostre radici comuni».
In quasi 430 anni di vita di rischi ne ha corsi tanti, ma nella storia centenaria dell'Accademia della Crusca le ultime 24 ore sono state sicuramente tra le più difficili dell'organismo 'custodè della lingua italiana. I parametri della manovra del governo, in primo luogo quello di avere meno di 70 dipendenti, l'avevano ieri inserita d'ufficio tra la trentina di enti a rischio di chiusura. Ma oggi il ministro per i Beni culturali Giancarlo Galan è stato chiaro:
Baluardo della tutela della lingua italiana nel mondo, l'Accademia della Crusca rischia, dopo 428 anni, di chiudere per la scelta del governo a inserire, nella manovra finanziaria, l'abolizione degli enti con meno di 70 dipendenti. Le sue origini si devono alle riunioni a Firenze di un gruppo di amici con il nome di «brigata dei crusconi», scelto per differenziarsi dall'ufficialità dell'Accademia fiorentina, alla quale contrapponevano le 'cruscate', discorsi giocosi e conversazioni di poca importanza. Tra questi fu Lionello Salvati che nel 1582 definì il ruolo normativo che l'Accademia avrebbe assunto
Nell'ambito del progetto Il Teatro Italiano nel mondo martedì e mercoledì si terrà un convegno sul tema "La lingua italiana e il teatro delle deiversità" in cui linguisti e storici del teatro faranno il punto sul ruolo svolto dal teatro nelle formazione delle lingua italiana come patrimonio comune della società.
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